Community | 14 luglio 2020, 15:00

Società sportive professionistiche e post Covid

Società sportive professionistiche e post Covid

Phoenix Capital attraverso la propria Divisione Phoenix Sport Management, attiva da ottobre 2019, supporta le società sportive professionistiche nella ripartenza dopo il lockdown e lo stop delle attività a tutti i livelli mettendo a disposizione i propri servizi di Temporary management e di Corporate Finance; una consulenza specifica per la sicurezza e la conformità dei luoghi di lavoro e dei centri sportivi in conformità alle nuove normative COVID-19, accanto alla consulenza legale e assicurativa.

Propone supporto per l’amministrazione, la tesoreria e lo sviluppo commerciale; studia strategie di crescita (raccolta di capitali e valorizzazione delle sponsorship), piani di digital marketing e di ticketing/bundling con proposte digitali a valore aggiunto. Assicura inoltre servizi di operatività IT per cyber security, connettività e cloud.

Quali le urgenze oggi delle Società sportive? Lo abbiamo chiesto ad Enzo Zanin, responsabile della Divisione Phoenix Sport Management che riporta, a sua volta, ad Alberto Fezzi, avvocato, responsabile Legale e referente Relazioni istituzionali di Phoenix Capital.

«Nel Calcio, il primo obiettivo – sottolinea Zanin, già calciatore professionista e Direttore Commerciale e Marketing del Chievo Verona - è quello di assicurare la sostenibilità delle Società. Accanto alla “ricerca sponsor”, oggi è indispensabile una valutazione dell’organizzazione aziendale, un piano di business sostenibile, il controllo di gestione e una pianificazione della gestione finanziaria».

Per le realtà sportive professionistiche meno strutturate, quale sarà il problema maggiore?

«La contrazione dei ricavi è uno dei problemi principali, pesantissimo. Queste società si troveranno assorbite dall’operatività quotidiana e con una disponibilità ridotta di risorse umane da dedicare alla pianificazione di un rilancio e alla riformulazione di un necessario business plan post Covid».

Questa crisi può rappresentare un riscatto per i settori giovanili professionistici?

«In tempi di crisi economica le società hanno quasi sempre sacrificato i settori giovanili. Oggi per salvare il nostro patrimonio sportivo sarà indispensabile concentrare gli sforzi proprio sui giovani talenti. Lavorando, al contempo, ad un nuovo modello di business».

Nel mondo dilettantistico sport e attenzione “sociale” spesso coincidono. Ma il settore sopravviverà?

«Il settore dilettantistico di alcuni sport vincerà la crisi se tornerà ad essere veramente tale, mentre gli sport realmente dilettantistici sopravviveranno grazie alla passione di dirigenti, tecnici e atleti».