| 17 aprile 2020, 12:05

A casa degli altri: Augusta, la nonna

A casa degli altri: Augusta, la nonna

E poi, dobbiamo stare a casa noi anziani over-65, il rischio di essere contagiati è molto alto. Io non mi muovo dal 3 marzo e non lo farò fino a quando non sarà sicuro farlo. Il pensiero di vedere la mia famiglia e, i miei nipoti mi fa sopportare ogni quarantena senza tanti problemi. Quando mio genero ci porta la spesa noi, in cambio consegniamo quel che si può: lasagnette fatte in casa, spezzatino, verdure e ragù. Così li aiutiamo “’sti pori genitori”, perché sapete, con due "butini" piccoli in casa è difficile lavorare.

Con la mia vecchia Singer mi diletto a cucire mascherine in tessuto, anche se non ho mai abbastanza elastico e, confeziono anche qualche vestitino semplice per le mie piccoline: con qualche scampolo che avevo, sono riuscita a fare qualcosa per fortuna. Così mi passo via e il tempo scorre. Mio marito legge tanto e seguiamo ogni programma d’informazione con interesse, ogni tanto brontoliamo un po’, certo, siamo stufi di stare sempre in casa ma bisogna avere pazienza… c’è di peggio, lo leggiamo e sentiamo tutti i giorni purtroppo.

Non ho vissuto la guerra, mi ricordo un momento simile solo quando c’è stata l’asiatica, verso la fine degli anni ‘50 ma era tutto diverso, ero diversa anch’io: quando si è bambini si vede tutto con altri occhi!

Nel nostro piccolo non abbiamo niente di cui lamentarci. Soffriamo a sentire queste terribili notizie. Medici ed infermieri straziati, molti hanno perso la vita per aiutare gli altri, famiglie spezzate dal dolore per la perdita di una persona cara. Non è facile sopportare tanta angoscia. Vogliamo essere fiduciosi e pieni di speranza, il nostro ruolo di nonni ce lo impone: presto tutto tornerà alla normalità.

In Breve