Storie di persone | 10 dicembre 2019, 09:38

I quaderni della dorsale e la storia della Valpantena

I quaderni della dorsale e la storia della Valpantena

E questi valori umani, assieme al patrimonio ambientale e culturale delle comunità ai piedi della dorsale Preafita - il promontorio che divide la Valpantena dalla Valsquaranto - secondo i promotori de I Quaderni della Dorsale, vanno trasmessi a tutti coloro che amano questi territori. Una bella e interessante strenna natalizia. «Raccogliere per non disperdere e scrivere per far conoscere» ha precisato Marta Morbioli «per accrescere la memoria individuale e collettiva, stimolando il desiderio di pubblicare eventi e storie che altrimenti vanno persi».

Consultando il sommario, l’attenzione viene attirata dai capitoli riferiti alla “tradizione” e agli “Sconosciuti ma illustri”, seguono la “storia” e l’”Arte”. «L’idea di coinvolgere le scuole (con disegni e testi) - ha precisato Elisabetta Albrigi - per incentivarli alla ricerca di storie ed eventi del territorio, rendendo partecipi i lettori». Già solitamente le tesi di laurea sono riservate a familiari e amici. Inoltre far partecipare al progetto i giovani significa proiettare I Quaderni della Dorsale, sulle future generazioni.

Il libro non disdegna la nuova tecnologia. A pagina 45, nel racconto di Thea Griminelli, “El Progno” una QR Code permette di accedere ad un bellissimo audiovisivo, realizzato da Gianni Maistri e Gianni Avesani con l’omonima poesia recitata da Antonio Verlato. Da sfondo l’a maestria dell’arte pittorica di Patrizia Uboldi.

Il libro si distingue anche graficamente. Dalla copertina, che richiama un fascicolo tenuto insieme da spago e ceralacca, «pillole di conoscenza, suffragate da rigore storico», ha precisato Marta Morbioli, allo schizzo dei paesi delle due vallate di Paola Braga, autrice anche dei disegni all’interno.

Nicolò Brenzoni, coordinatore della serata di presentazione – Cantina Valpantena 28 novembre 2019 – ha sottolineato «la necessità di fare memoria della propria storia», collegandola a «tre valori: la vita, più importante di qualsiasi opera d’arte; la sapienza, l’insieme di esperienze e la bellezza, perché in natura tutto è bello».

Unanime la soddisfazione del pubblico, a partire dalla presidente dell’VIII Circoscrizione Alma Ballarini e da Roberto Rubele, presidente di Montorio Veronese e l’invito a collaborare per il numero 2.