Storie di persone | 04 aprile 2020, 11:43

In rete l’iniziativa della Diocesi di Verona per onorare i defunti veronesi

In rete l’iniziativa della Diocesi di Verona per onorare i defunti veronesi

Il periodo di piena emergenza sanitaria che stiamo vivendo ha comportato un radicale cambiamento delle nostre abitudini e della nostra quotidianità. Le manifeste misure governative per il contenimento del virus hanno sospeso tutte le attività che possano costituire occasioni di assembramento, tra cui anche le funzioni religiose e, dunque, la celebrazione dei funerali per i propri cari. Per questi motivi è nato il progetto “I Nostri Cari”, promosso dalla Diocesi di Verona in collaborazione con Verona Network: un nuovo modo per onorare le persone amate che ora non ci sono più, permettendo di farle conoscere e ricordare con affetto.

Per rispondere in maniera alternativa e tuttavia adeguata alla necessità di onorare i nostri cari, Diocesi di Verona e Verona Network vengono incontro con uno strumento innovativo: il progetto trova compimento nella pagina Facebook “I Nostri Cari”, già attiva, e nel sito internet www.inostricari.com, ancora in fase di lavorazione. Attraverso questi strumenti, i due enti promotori si propongono di informare la popolazione veronese di quanti sono deceduti in questo periodo, pubblicando, per ora solo sulla pagina Facebook, i necrologi dal lunedì alla domenica, dalle 9 alle 18. Con lo stesso mezzo sarà inoltre possibile dare comunicazione, qualora siano previsti, di momenti finalizzati al ricordo degli stessi defunti. 

«In questo tempo di pandemia quante persone care lasciano questo mondo senza gli onori di un funerale dignitoso, nell’anonimato – spiega il Vescovo Giuseppe Zenti – È vero che per il Signore nessuno è anonimo, lui li conosce tutti, uno a uno, e li abbraccia tutti mentre passano questo mondo e arrivano a lui. Noi vorremmo, però, attraverso il portale “I Nostri Cari” poter fare memoria di queste persone, magari evidenziarne anche gli aspetti più positivi, qualche cosa che ci rimane nel cuore, che vorremmo aver detto, perché non rimanga sepolto dentro di noi, e possa essere espresso anche ai familiari. Penso davvero – continua – che sia un bel mezzo che la tecnologia ci offreper fare in modo che le persone care non siano mai dimenticate, ma siano portate a conoscenza di tutti, soprattutto nelle loro virtù, nella loro immagine più bella, che deve rimanere stampata per tutti, come esempio di vita buona».