Storie di persone | 12 luglio 2019, 10:09

La parrucchiera dei senzatetto (e il suo aiutante)

La parrucchiera dei senzatetto (e il suo aiutante)

La ronda della carità, amici di Bernardo Onlus, aiuta da oltre venti anni i senzatetto della città di Verona, garantendo loro i “bisogni primari” come cibo, vestiti, coperte. Dallo scorso ottobre esiste un nuovo servizio, “Il barbiere di strada”, nato dall'idea di una volontaria, Antonella Mezzani con la quale, abbiamo chiacchierato un po’.

Antonella, cosa fa nella vita?

Sono parrucchiera da tanto tempo ed ho un salone a Peschiera. Da sette anni sono una volontaria della Ronda della Carità, ma solo dallo scorso anno ho avuto questa idea di aiutare gli altri mettendo a servizio la mia professionalità.

Ci spieghi meglio

I ragazzi di adesso hanno sempre tagli perfetti, si specchiano nelle vetrine, ci tengono ad essere curati ed allora mi sono chiesta, cosa posso fare per far sentire a posto anche i giovani meno fortunati di loro? Tanti non hanno la possibilità economica per tagliarsi i capelli e mettersi in ordine. Sono convinta che la bellezza, anche se non è ritenuta un bisogno primario, possa incidere moltissimo sulla persona.

Quando è attivo il servizio?

Ogni prima e terza domenica del mese, nel pomeriggio, presso il Rifugio 2 della Ronda della Carità.

Il Rifugio 2?

Si trova dietro al cimitero. Qui si mangia tutte le sere, 365 giorni all'anno. La struttura può ospitare circa 80 persone. Ci sono anche un tavolo da ping pong e un biliardino. Quando arrivano i senzatetto si cerca di creare un momento di aggregazione. Per loro è molto importante ritrovarsi qui la domenica pomeriggio.

Cosa fate insieme a loro?

Noi cerchiamo di integrarli, di coinvolgerli, di farli comunicare fra loro: con la lingua spesso non è facile, i più parlano francese. Sono quasi tutti immigrati del Nord Africa (il 70%). Io personalmente viaggio molto appena posso e conosco bene l’Africa. Quando racconto loro dove sono stata e descrivo le mie esperienze nella loro terra, si aprono con me e iniziamo a parlare. Tuttavia è davvero difficile costruire legami di fiducia, ci vuole tempo, pazienza: devono capire che possono fidarsi di me.

Qual è l’aiuto che vuole dare?

Con il taglio di capelli non volevo solo dare un aiuto concreto ma anche iniziare a far intravedere ad alcuni di loro la possibilità di imparare un mestiere, con la speranza che si possa innescare una miccia verso l’emancipazione e l’indipendenza.

Ha un esempio da raccontarci?

Direi il caso di Oewi. È un ragazzo nigeriano che non è bravo in questo mestiere, è bravissimo (sorride Antonella, ndr). Owie viene da un CAS (Centro di Accoglienza Straordinaria) di Sanguinetto e aiuta in maniera eccezionale me ed Anna, l’altra volontaria, anche lei parrucchiera. I ragazzi si fidano di lui. Sarà perché, soprattutto in Nord Africa, il barbiere è un uomo e quindi, già vederlo,

li fa sentire più a casa.

Ciao Oewi, come si sente qui?

(ci parla in inglese, ndr) Sono molto felice. Sono un richiedente asilo, e vorrei solo avere tutti i documenti necessari per poter lavorare. Intanto mi fa piacere impegnarmi ed aiutare Antonella, anche perché nel mio paese ero un barbiere.

Torniamo a lei Antonella, qual è la cosa di cui è più soddisfatta?

Sicuramente quando al mattino alcuni di questi ragazzi mi scrivono un messaggio di buongiorno, o quando mi sorridono. È lì che il mio aiuto di volontaria si concretizza. La fiducia e l’autostima sono valori fondamentali per le persone in condizioni di estrema povertà. Non sono in Ronda solo per dare un piatto di pasta ma per aiutarli a non abbandonarsi ad un mondo “ingiusto”.

Come si può aiutare?

La Ronda sta proponendo un’altra iniziativa molto importante: “Adotta un senzatetto”. Un contributo, per chi vuole, ci permetterà di assicurare anche nei periodi più critici un pasto caldo e qualche cosa da vestire.

Ha una speranza per Verona?

Vorrei che non ci fossero più senzatetto. Vorrei che gli invisibili non fossero più invisibili e che le leggi migliorassero in tal senso. Tuttavia, devo dire che La Ronda della Carità sta crescendo e ciò significa che sono tante le persone che vogliono dare una mano.