Storie di persone | 10 marzo 2022, 16:04

Quid apre lo sguardo fuori dai confini e cerca talenti stranieri

Quid apre lo sguardo fuori dai confini e cerca talenti stranieri

Integrazione del lavoro femminile e del talento migrante. Scongiurare la segregazione lavorativa di tante donne con basse competenze ma che possono trovare il proprio posto nell’impresa e portare il proprio contributo per rendersi indipendenti e forti. Nei prossimi tre anni Quid Impresa sociale creerà una rete locale che partirà da Verona verso l’Europa per raccogliere le best practice, delineare le tante identità lavorative e aprire il mondo profit all’inclusione delle donne di origine straniera con soft skill pronte a lavorare per il proprio futuro.

Un Otto marzo di buoni propositi e buone pratiche già attive, presentato lo scorso 28 febbraio a Palazzo Barbieri, ha celebrato l’inizio di Worldplaces – Working with migrant women”, la prima rete europea trasversale a profit e non profit a favore dell'integrazione dei talenti al femminile, alla Gran Guardia di Verona all’interno della programmazione del Comune di Verona “Ottomarzo. Femminile, Plurale – Espressioni, pensieri e azioni a confronto”.

Nata nel 2021, la rete ha il sostegno della Direzione Generale Affari Interni e Migrazione della Commissione Europea e in rete con il Comune di Verona.

Anna Fiscale, presidente di Quid, ha illustrato le tante attività in logica interculturale che coinvolgeranno 38 donne migranti, coordinatrici, lavoratrici e nuove colleghe in collaborazione con l’associazione D-Hub e Comune di Verona.

Presente oltre al sindaco di Verona, Federico Sboarina, che ha ricordato le donne e le bambine che in questo momento stanno uscendo dall’Ucraina verso anche l’Italia e la città che si sta preparando all’accoglienza, anche Francesca Briani, assessora alle Pari Opportunità che ha ricordato l’impegno in prima linea per coinvolgere in “Worldplaces” le donne migranti che gravitano intorno a Casa di Ramìa: «Le donne senza lavoro rimarranno sempre laparte debole della nostra società. Oggi abbiamo di fronte un’opportunità per l’autonomia affiancando realtà come Quid, nate a Verona, interlocutrici esperte con realtà profit che si sentono capite e coinvolte, guardando l’accoglienza come ricchezza e crescita.»

Presenti e disponibili a lavorare da subito con le donne migranti tantissime aziende come OVS, L’Oreal, IKEA, Burberry, Ecor-NaturaSì, che hanno partecipato ai panel pomeridiani moderati dalla speaker e conduttrice radiofonica, Florencia Di Stefano-Abichain, onorata di essere presente in quanto veronese-argentina e consapevole di quanto importante sia il sostegno a donne migranti: «da figlia di mamma straniera in Italia so quanto è cruciale il supporto al talento e alle competenze femminili anche di chi arriva da Paesi diversi e ha solo bisogno di una possibilità nel mondo del lavoro.»

«Sono una straniera trapiantata in Italia. Sono cittadina EU – spiega Sophie De Cock di Sophisticlin –. Appartengo alla generazione Erasmus che si è vista tutte le porte aperte. Queste porte devono restare spalancate a chiunque abbia voglia di realizzarsi. Oltre a divulgare la cultura della cura come forma di rispetto di sé, in quanto imprenditrice, ma anche come Global Breast Health Educator della fondazione statunitense Know Your Lemons Foundation Incl., per una diagnosi precoce del tumore al seno, è la mia volontà di sostenere Worldplaces, per un futuro più inclusivo e ricco di talenti senza frontiere.»

«Sosteniamo il lavoro di Anna e di Progetto Quid fin dalla sua nascita – ricorda Lamberto Cesari dell’azienda agricola Brigaldara –, e siamo contenti di essere al loro fianco anche oggi per celebrare i valori di connessione, inclusione e integrazione tramite il lavoro dei quali Quid è sempre stato promotore e ora vediamo riconosciuto a livello internazionale attraverso la rete della quale sono fondatori.»

«Siamo orgogliosi di essere partecipi di questo straordinario progetto, particolarmente perché questa iniziativa ha visto la luce grazie a una nostra paziente, Anna, promotrice di innumerevoli progetti di respiro e natura sociale – illustra Francesca Aiani dello Studio dentistico Recchia –. Sosteniamo il progetto devolvendo il ricavo totale di trattamenti di sbiancamento dentale professionale,  sostenendo una delle 16 donne in formazione con borse di studio e percorsi occupazionali. Abbiamo inoltre messo a disposizione della rete una borsa di corso e tirocinio per assistenti alla poltrona - sperando di accogliere nel nostro Studio dentistico una delle donne che avranno l'opportunità di aderire al progetto. 

Come Ambassador ci rivolgiamo ad altre realtà, piccole e grandi, con l'invito di unire le loro forze con quelle della nostra comunità per promuovere la prevenzione  sanitaria nei contesti più fragili dove il costo riabilitativo di una patologia è al di sopra delle capacità economiche di molti. 

Creando una comunità viva e capace di fare la differenza per un mercato del lavoro più diverso, più resiliente, più ricco.»

Emozionante sul finale di giornata la performance danzante a cura della danzatrice Marie-Agnes Gomis e una flashmob collettiva ispirata alla “Camminata del privilegio”, un esercizio di riflessione e autocoscienza sociale con cui i partecipanti saranno invitati a riflettere sui propri privilegi, limiti e potenzialità.

Fino al 18 marzo le vetrine esterne della Biblioteca Civica ospitano la mostra fotografica “Women of Worldplaces”. Gli scatti della fotografa Clara Melchiorre ritraggono cittadine impegnate nel promuovere pari opportunità lavorative per le donne straniere: sono le ambasciatrici di Worldplaces che stanno aumentando di giorni in giorno. È organizzata da Quid, impresa sociale e promossa dall'Assessorato Pari Opportunità.