Storie di persone | 17 aprile 2021, 11:31

Rotary e Caritas: una collaborazione per la città

Rotary e Caritas: una collaborazione per la città

12 mila euro stanziati per scongiurare la povertà a Verona. L’aiuto del Rotary club Verona si inserisce in una situazione delicata e interviene tempestivamente a favore dei meno abbienti sostenendo la Caritas Diocesana Veronese, ente che da oltre cinque anni, ha avviato il progetto dei supermercati della solidarietà nel territorio veronese. Il Rotary Club Verona sosterrà il progetto con l’acquisto di verdura, per aiutare più di mille famiglie veronesi che quotidianamente si affidano agli empori della solidarietà. 

Da oggi fino ad Ottobre, quindi, i rotariani si mettono al servizio delle famiglie in difficoltà, per dare loro non solo un sostegno economico, ma anche la garanzia di pasti sani e bilanciati. «Gli effetti prodotti dal Covid sul nostro territorio sono tangibili» spiegano i ragazzi del Rotaract che da più di un anno collaborano con la Caritas, consegnando pasti a domicilio e gestendo l’Emporio Don Giacomelli. 

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«Questo nuovo service nasce dalla volontà dei nostri Soci - afferma Francesco Poggi, referente per il Rotary Club Verona del progetto “Empori della Solidarietà” - di devolvere le somme risparmiate dalle mancate conviviali, per contribuire alle accresciute necessità alimentari delle famiglie bisognose». La scelta di utilizzare il denaro per l’acquisto di frutta e verdura fresca, è dettata dalla volontà dei coordinatore del progetto, di offrire agli utenti anche un servizio di educazione alimentare. Fra diverse iniziative, infatti, stanno riscuotendo molto successo i corsi di cucina.

Gli Empori sono strutturati come spazi polifunzionali - aggiunge Barbara Simoncelli, referente area progetti e coordinamento Caritas - dove, oltre alla distribuzione di alimenti e prodotti per la cura della casa e della persona cerchiamo di offrire ascolto, formazione e socialità con un nuovo modello di accompagnamento che punta a generare ambienti in cui le persone possano ritrovare fiducia nella possibilità di cambiare. Qui il cibo diventa un mezzo per agire in un’ottica di educazione all’alimentazione sana».