Storie di persone | 09 aprile 2020, 12:23

Tutte le povertà che non vediamo (e che stanno aumentando)

Tutte le povertà che non vediamo (e che stanno aumentando)

Le richieste di aiuto sono cresciute e i conti si faranno a emergenza, se mai sarà possibile, archiviata. Perché se tutti vedono traballare il proprio lavoro, c’è chi, tra impieghi stagionali e saltuari, ha visto disgregarsi tutto, e ora, oltre alla salute, cerca di non ammalarsi di altro, come di fame. Ora alle borse si sono sostituiti i pacchi per permettere che almeno per qualche settimana non servano ulteriori prodotti.

Gli Empori sono tutti aperti, con il personale che segue, ovviamente, le norme previste dai decreti. Gli sportelli continuano l’attività, in particolare i 39 (sul totale di 54) Centri di Ascolto parrocchiali, grazie alla "fantasia della carità”, rispondono alle persone più fragili con modalità alternative (telefono, whatsapp, email). In questo momento difficile per tutti in cui le aziende fanno le acrobazie per pagare i dipendenti, la Caritas di Verona aiuta i più deboli tra i deboli, quelli che un lavoro, a causa del Coronavirus ma non solo, non ce l’hanno più.

«Oltre alla gestione ordinaria, l’attività si è intensificata. Solo ieri abbiamo rilasciato 27 nuove tessere per la spesa straordinaria» chiarisce Mons. Giuliano Ceschi, direttore della Caritas Diocesana scaligera. Sono 7.085 le persone in difficoltà tra Verona e provincia, intercettate dai Centri di Ascolto. E la richiesta è quasi sempre la stessa: cibo. Oltre ai beni di prima necessità, in tanti chiamano anche per avere informazioni sugli ammortizzatori sociali. Misure e opportunità che sono chiarite anche in un'app apposita di Caritas, Ehilapp!.

I volontari, a regime circa 600, fanno sentire il loro prezioso contributo, sono il bello che c’è in mezzo ad ogni disperazione. «Una signora mi ha chiamato stamattina e voleva sapere come fare ad aiutare». C’è sempre bisogno di qualcuno in più per trasportare i pacchi alimentari domicilio per domicilio.

 

Per dare un piccolo contributo

-Associazione di Carità San Zeno Onlus (con detrazione fiscale)
  Conto corrente postale: 001006070856
  BCC Credito Cooperativo IBAN: IT70J0841611701000000001325

- Caritas Diocesana Veronese (senza detrazione fiscale)
  Conto corrente postale: 10938371
  BANCO BPM S.p.A IBAN: IT62A0503411750000000167142

 

Lettere e racconti nel sacchetto della spesa

Oltre al supporto alimentare, tra le tante attività, i volontari aggiungono anche un piccolo balsamo imprevisto consegnato insieme alla spesa. Basta scrivere una poesia, un piccolo racconto o un semplice messaggio e inviarlo a volontariato@caritasi.vr.it. Caritas quando distribuirà i pacchi della spesa alle famiglie bisognose, allegherà anche il vostro messaggio.