Cultura e spettacoli | 08 maggio 2020, 14:47

Amata cultura, che ne sarà di te?

Amata cultura, che ne sarà di te?

«Stiamo vivendo un momento drammatico - sottolinea l’Assessore Briani - sia dal punto di vista sanitario sia economico: una crisi che ha colpito duramente il settore della cultura e dello spettacolo. Lo spettacolo dal vivo, per natura intrinseca, si svolge in uno spazio, spesso al chiuso, che coinvolge un grande numero di astanti e che comporta una vicinanza sia degli artisti sul palcoscenico sia appunto del pubblico seduto in sala o all’aperto. Non disponiamo di una sfera di cristallo, quindi in una situazione come questa davvero non possiamo sapere cosa ci attende all’orizzonte e farne una valutazione precisa. Probabilmente, quando sarà possibile la riapertura, in un primo periodo bisognerà pensare a una riorganizzazione della fruizione degli spettacoli, occupando gli spazi con cautela e, soprattutto, nel rispetto delle misure di sicurezza, adeguando le distanze fra i presenti, utilizzando i presidi sanitari e così via».

IL SETTORE DELLO SPETTACOLO PER FAR RIPARTIRE IL TURISMO

Carlo Mangolini, direttore artistico del settore spettacolo del Comune di Verona, ha evidenziato i punti chiave del programma culturale: «I ragionamenti che abbiamo portato avanti per rafforzare il Festival shakespeariano, anche nei prossimi anni, riguardano la penetrazione nella città, con la volontà di coinvolgere l’intera comunità, dai giovani agli anziani, ma anche categorie specifiche, come le scuole di teatro e danza. Per quanto concerne invece gli spettacoli, vogliamo sicuramente continuare con la tradizione e i grandi artisti della scena nazionale, ma rivolgendo l’attenzione anche a proposte contemporanee, riletture e attualizzazioni. Non ci dimentichiamo, naturalmente, del panorama internazionale, a cui abbiamo guardato sia per quanto riguarda la musica, con il Rumors e il Jazz Festival, sia per la danza, linguaggio che si presta a essere fruito anche da un pubblico linguisticamente eterogeneo, e infine per il teatro: l’inglese è la lingua madre di Shakespeare, quindi, come è già accaduto in passato, vorremmo proporre appuntamenti in lingua con grandi compagnie e artisti internazionali».

Un comparto, quello della cultura e dello spettacolo, che risulta essere una vera e propria industria, e non un semplice insieme di attività voluttuarie: ogni anno, infatti, il sistema musei-monumenti e le altre iniziative attivate portano in città 1 milione e 700mila persone.

«Il settore dello spettacolo riveste una grossa importanza per il comparto turistico - spiega Mangolini - vanno pensate, infatti, sinergie con gli operatori del turismo per fare in modo che le proposte culturali intercettino le persone che ogni anno ci scelgono come meta per le loro vacanze, mettendo a disposizione dei turisti pacchetti di materiali, nuove formule di accesso e molte altre attività necessarie all’audience development, senza dimenticare però il pubblico fidelizzato, zoccolo duro nel nostro settore».

«Gli obiettivi fissati con il direttore artistico - specifica l’Assessore Briani - sono volti anche al rafforzamento delle collaborazioni con altre realtà quali Università di Verona, Ufficio Scolastico Territoriale e scuole di teatro che coinvolgano soprattutto i giovani. A tal proposito vorrei ricordare la nostra costante attenzione nei loro confronti perché coltivino la loro passione per il teatro sia come attori sia come spettatori. Loro sono il nostro nuovo pubblico e il nostro futuro».

IL TURISMO, PROVE DI RIPARTENZA

Tornando invece alla voce “turismo”, abbiamo chiesto all’Assessore quali sono i piani su cui si sta lavorando in vista dei prossimi mesi: «Abbiamo partecipato ai tavoli promossi dalla Regione Veneto con l’Assessore Caner, insieme alle altre destinazioni turistiche regionali, operatori e tecnici. L’idea emersa è, naturalmente, quella di una ripartenza lenta: primo obiettivo sarà quello di un’offerta diretta a un mercato domestico, di visitatori italiani, perché non sappiamo ancora quando saranno riaperti i confini. A livello locale, il sindaco sta predisponendo un’unità di crisi con tavoli tematici, tra cui ovviamente anche quello turistico. Inoltre, in collaborazione con Regione del Veneto, la destinazione turistica Verona (OGD), coordinata dal Comune di Verona, sta lavorando da tempo alla realizzazione di un portale di destinazione, collegato all’indirizzo VisitVerona e realizzato utilizzando il Destiantion Management System (DMS) messo a disposizione dalla Regione, che potrà informare, promuovere e commercializzare la destinazione Verona. Confidiamo di poterlo presentare entro l’estate».