Cultura e spettacoli | 13 ottobre 2015, 15:22

Inaugurato il padiglione di sostegno alla Grotta di Fumane

Inaugurato il padiglione di sostegno alla Grotta di Fumane

Sarà inaugurato sabato 17 ottobre il padiglione di sostegno al sito archeologico della Grotta di Fumane. Il nuovo padiglione sarà utilizzato come biglietteria, accoglienza e servizio di ricerca, in modo da rendere più agevole l’accesso dei turisti alla Grotta.

All’inaugurazione della Grotta saranno presenti Mirco Frapporti, Sindaco di Fumane, Stefano Marcolini, Presidente del GAL Baldo-Lessinia, Stefano Sisto, Commissario Comunità Montana della Lessinia e Marco Peresani, docente dell'Università agli Studi di Ferrara e direttore degli scavi alla Grotta di Fumane. A seguire si potrà assistere a una breve visita guidata alla Grotta di Fumane.

«Come nuova amministrazione - precisa Mirco Frapporti, Sindaco di Fumane - abbiamo dato continuità ad un progetto iniziato nella precedente legislatura. Questa nuova struttura sarà centro di accoglienza con biglietteria per i visitatori, aule didattiche, servizi per i turisti, oltre che punto di lavoro per i ricercatori dell'università di Ferrara che tanto lustro hanno dato e stanno dando alla così detta "grotta di Fumane", già riparo Solinas. Tra i ricercatori, ricordo il prof. Alberto Broglio che ha poi passato il testimone al prof. Marco Peresani, attuale responsabile degli scavi.

La Grotta è sicuramente uno dei maggiori siti archeologici preistorici d’Europa le cui testimonianze conservate nei depositi di riempimento
di questa cavità rappresentano un eccezionale documento delle frequentazioni dell’Uomo di Neanderthal e dei primi Uomini moderni. Avevamo ed abbiamo il dovere di preservare questo monumento, ma anche di renderlo accessibile alla ricerca e alla curiosità dei visitatori».

La struttura, realizzata dalla Comunità Montana della Lessinia con il contributo del GAL Baldo-Lessinia attraverso i fondi del PSL, Programma di Sviluppo Locale, andrà a sostenere un sito archeologico di grandissima importanza, specialmente per quanto riguarda lo studio del modo di vita, l’economia, la tecnologia e la spiritualità dei rappresentanti di un’umanità del passato che frequentarono la Valpolicella per oltre 50.000 anni.