Cultura e spettacoli | 17 luglio 2013, 17:11

La birra artigianale è sbarcata in Arsenale

Silvia Allegri

1500 litri di birra versati, e quasi 2500 visitatori. Questi i numeri di Luppolo&Dintorni!, la rassegna di birra artigianale andata in scena all’ex Arsenale Militare sabato 29 e domenica 30 giugno, e promossa da Italiaambiente.it.

Un progetto vincente dunque, in cui ha creduto per primo il

Dott. Massimo Mariotti, Presidente di Acque Veronesi, azienda idrica della

città scaligera che ha contribuito alla realizzazione dell’evento.

I nove birrifici presenti alla manifestazione, provenienti

da Verona ma anche da altre province, hanno affascinato gli avventori non solo

offrendo ottime birre, ma anche mettendosi a disposizione per raccontare le

loro storia e la loro avventura aziendale. Bibita nazionale in tutto il Nord

Europa, la birra sta letteralmente “invadendo” le tavole anche nei locali di

tutta l’Italia, guadagnando sempre più favori. Al punto che ha preso piede

anche la tendenza a produrre la birra in casa propria, o a rivolgersi a piccoli

birrifici sparsi sul territorio, che si sono specializzati nella produzione di

birra artigianale. E se si osservano le abitudini degli sportivi, e in

particolare dei podisti e amanti delle passeggiate, si noterà, non senza un

certo stupore, che per rifocillarsi dalle fatiche fisiche, e durante le soste,

questi grandi camminatori scelgono proprio la birra. Che viene da loro

battezzata il “pane liquido”. Un particolare consenso da parte del pubblico è

stato riscontrato dai birrifici di Verona Baraldi, che oltre a produrre vino e

birra artigianale ha rappresentato anche la realtà dei micro birrifici

tedeschi, e il birrificio Mastro Matto, una nuova realtà (se si pensa che è

stato aperto appena due mesi fa), che vede impegnati quattro ragazzi sotto i 30

anni.

Siamo ancora ben lontani dalla popolarità che questa bevanda

gode nei paesi del Nord Europa, anche per quanto riguarda i numeri. Se i micro

birrifici tedeschi, ad esempio, producono centinaia di litri di birra ogni

anno, in Italia le piccole aziende hanno una produzione ancora molto limitata.

Ma vi sono tutti i presupposti per intravvedere una forte crescita, soprattutto

perché gli italiani, amanti del buon cibo e delle buone bevande, hanno imparato

già a distinguere la birra artigianale dalle birre industriali, che vengono

servite durante numerose sagre e feste di paese.

«Non chiamatela sagra della birra» ha detto la Presidente di

Italiaambiente Elena Livia Pennacchioni, organizzatrice dell’evento. «Siamo qui

per supportare le nostre imprese rendendo loro merito per la passione con la

quale sanno realizzare e far apprezzare i loro prodotti. C’è bisogno di

conoscenza per apprezzare la qualità, e i nostri nove mastri Birrai sono a

disposizione del pubblico per condividere ogni caratteristica della birra che

versano».

Si è trattato insomma di un momento di sintesi e di incontro

tra una realtà imprenditoriale in forte espansione e un pubblico non ancora

esperto di birra artigianale ma molto interessato a comprenderne le

caratteristiche. E la cornice dell’evento ha contribuito a renderlo ancor più

suggestivo. L’Arsenale militare, spazio discusso e conteso da diversi decenni,

resta ancora in attesa di una completa valorizzazione. E l’evento

Luppolo&Dintorni ha saputo animarne gli spazi, altrimenti sempre poco

frequentati, al di là dei cittadini che vi trascorrono qualche ora all’aria

aperta nelle soleggiate giornate estive.