Cultura e spettacoli | 04 gennaio 2018, 08:54

L’inverno a colori

L’inverno a colori

Questa è la storia dei colori naturali, di come si ricavano e del loro uso, a raccontarcela Lucia Fiorio, artista e illustratrice.

di Giorgia Castagna

Dopo una laurea in Beni Culturali all’Università di Verona e un’attrazione fatale da sempre per i colori Lucia Fiorio, artista veronese, decide di tornare a studiarli e a conoscerli con un percorso personale fatto di ricerca e sperimentazione continua. Tutto nasce, ci racconta, dalla sua passione per il colore, che tiene dentro l’aspetto materico e quello storico. Ha persino fatto una ricerca sui taccuini dei pittori per scoprire come nei secoli passati, gli artisti e gli artigiani li ricavassero. I colori naturali sono stati impiegati per moltissimi anni in tutto il mondo per colorare tessuti, creare cosmetici, dipingere o colorare le pietanze. Di origine animale o vegetale, i prodotti naturali per la colorazione si distinguono da quelli sintetici per la loro provenienza ed estrazione, del tutto naturale, priva di processi industriali. La maggior parte dei coloranti industriali si ricava da sottoprodotti del petrolio, come l’anilina e altri derivati aromatici. Chi consuma in modo attento, sa bene come valutare la componente delle colorazioni, e più questa è naturale, più è apprezzata. I colori naturali hanno come prerogativa quella di essere composti unicamente da materiali e tinte biodegradabili ed ecocompatibili.

Lucia, quali sono gli elementi naturali dai quali nascono i colori?

Anzitutto le piante, o meglio, parti di esse, come le foglie, le radici, le bacche, le cortecce, i fiori, ma anche animali o minerali. Tra i colori naturali vegetali che potrebbero sostituire i coloranti di sintesi nel settore tessile troviamo il rosso prodotto dalle radici di Rubia tinctorium, la robbia comune o garanza, il giallo prodotto dalla Reseda luteola, il blu, il più difficile da ricavare, prodotto dalla Isatis tinctoria L., ovvero guado o gualdo, o dall’Indigofera tinctoria L. nota come l’indaco dei tintori, e dal Polygonum tinctorium, la persicaria dei tintori.

Come riesce a ricavarli?

In tutte le forme espressive, le tecniche sono numerose e diverse. Personalmente ho scelto di specializzarmi nell’uso esclusivo di colori vegetali. Per produrli acquisto piante tintoree in “taglio tisana” (così si definisce il tipo di taglio che riduce il vegetale ad una lunghezza che va dai 2 ai 15 mm, ndr) su siti online di produttori che conosco e ritengo affidabili, non essendoci nella zona veronese produttori di piante tintoree. Quando mi è possibile preferisco sperimentare erbe che trovo in natura durante le mie esplorazioni. Dopo aver sminuzzato la parte interessata la sottopongo ad un processo di macerazione e di ebollizione che rende possibile il rilascio della colorazione. A seconda dell’intensità di tono che desidero ottenere decido la concentrazione di vegetali impiegati.

Il colore che crea come lo applica poi ai tessuti?

Ho iniziato con filati come lana o lino per poi passare a dipingere i tessuti, talvolta coloro le tele per poi disegnare. Un'altra mia grande passione è, infatti, la pittura, mi cimento su soggetti piccoli e con i colori e le sfumature lascio libertà all’immaginazione.

Il suo lavoro però non si ferma qui…

L’esperienza del processo di colorazione è la parte più interessante del mio lavoro e la voglia di condividere quanto scopro con la mia ricerca mi ha portato ad avviare dei laboratori didattici per adulti e bambini.

Chi si stupisce di più?

I bambini inizialmente sono più restii ma dopo un primo tentennamento si buttano con naturalezza alla scoperta del colore sperimentandolo con curiosità. Gli adulti, invece, si meravigliano di come certe piante possano arrivare a creare certi risultati e prendono coscienza di un qualcosa che li circonda quotidianamente, ma su cui non si erano mai interrogati. Sto per aprire un blog sul quale aggiornerò gli amanti della materia delle mie scoperte perché condividere la storia che ogni colore porta dentro di sé è una magia unica.

Scopri i segreti del colore qui: facebook.com/flora.illustrata