Lo sappiamo benissimo e lo sappiamo tutti: il
periodo che stiamo attraversando è uno dei più difficili dal Secondo
Dopoguerra. Il boom economico degli anni ’50 aveva regalato agli italiani
l’illusione di poter vivere per moltissimi anni in una aurea condizione di
benessere in cui anche la sobrietà del giusto vivere poteva tranquillamente
essere sostituita da clamorosi ed eclatanti eccessi. Bene, l’età dell’oro
(anche se non per tutti), è finita. Spazzata via da una serie di fattori più o
meno prevedibili, tra cui la globalizzazione, che oggi ci costringono a parlare
di disoccupazione giovanile, di cancellazione di posti di lavoro, di fuga di
manodopera (e non solo di cervelli) all’estero, di famiglie e di imprese in
seria difficoltà, di ambiente a rischio, di mancanza di punti di riferimento,
di crisi di identità, di valori e di sentimenti.
All’interno di questa pericolosa deriva della società
è facile perdere di vista quelle che sono le reali potenzialità di un
territorio, offuscate, o per meglio dire sotterrate, dalla preoccupazione di
non potercela fare o di credere che nulla o nessuno possa invertire il corso
attuale delle cose.
Uno dei tentativi che si possono però fare per
evitare che rassegnazione, sconforto e in alcuni casi anche disperazione
possano prendere il sopravvento, è quello di auto organizzarsi, prendere
consapevolezza dei propri mezzi e agire per evitare che siano altri a farlo per
noi, guardando magari a dei modelli di successo che esistono e che si possono
emulare. Gli Stati Generali della Lessinia e delle sue Valli costituiscono un
progetto composto da più fasi, e della durata di alcuni mesi, fortemente voluto
dalla testata giornalistica Pantheon per richiamare attorno a un tavolo di
confronto le parti costituenti del territorio, che vanno dall’imprenditoria
all’artigianato, dall’agricoltura al turismo, dal volontariato
all’associazionismo, dalla cultura allo sport. Avere una percezione di
unitarietà, mettere in moto sinergie a livello locale, pensare al proprio
interno ad alcune linee guida per il futuro permettono di uscire da una logica
di localismo e di affacciarsi nel mercato, magari internazionale, con una dimensione
più ampia, sicuramente più competitiva.
Per poter coinvolgere il numero più ampio
possibile di soggetti e di persone abbiamo richiesto il patrocino di quattro
ministeri (Sviluppo Economico, Politiche Agricole, Ambiente, Beni e attività
culturali), della Regione Veneto, della Provincia e del Comune di Verona, della
Comunità Montana, del GAL, del BIM Adige e di oltre venti comuni veronesi
suddivisi tra le vallate di Valpolicella, Valpantena, Val Squaranto, Valle di Mezzane, Val d'Illasi,
Val Tramigna, Val d'Alpone, Val di Chiampo, tra cui
Badia Calavena, Bosco Chiesanuova, Cerro, Colognola ai Colli, Dolcè, Erbezzo,
Fumane, Grezzana, Illasi, Marano di Valpolicella, Monteforte d’Alpone, Negrar,
Roverè, San Giovanni Ilarione, San Martino Buon Albergo, San Mauro di Saline,
Sant’Ambrogio di Valpolicella, Sant’Anna d’Alfaedo, Selva di Progno, Tregnago,
Velo e Vestenanova.
La risposta a questo primo appello, rivolto anche
a numerose associazioni di categoria, numerosi istituti di credito e imprese
private è stato accolto molto bene con la concessione del patrocino. Sia
chiaro, nessuno ha la pretesa che da iniziative come questa possano uscire
ricette definitive per risolvere le criticità che interessano il territorio, ma
potrebbe essere un inizio di un nuovo processo culturale che pone al centro del
pensare e dell’agire quotidiani concetti quali la collaborazione, la
cooperazione, la solidarietà, la sinergia, la condivisione, l’inventiva, la
fiducia, l’entusiasmo, l’ottimismo, la voglia di fare, lo scambio di informazioni
e di esperienze. Elementi più o meno tangibili in grado di costituire
seriamente una riorganizzazione sociale vincente.
I convegni
per conoscere la Lessinia IERI, OGGI e DOMANI.
Non ce ne vogliano gli autori del più prestigioso
e conosciuto Quaderno culturale della Lessinia (in edicola in queste settimane
il nuovo numero) se per presentare la due giorni di convegni che si terrà il 19
e 20 luglio a Bosco Chiesanuova e che costituisce la fase 1 degli Stati
Generali, abbiamo utilizzato il nome della prestigiosa pubblicazione. Lessinia
ieri, oggi e domani ci sembrava il modo migliore per indicare come sia
necessario conoscere quello che eravamo e quello che siamo per immaginare ciò
che vorremmo essere in futuro.
Lessinia
IERI. Il
19 luglio alle ore 10, presso la Sala Olimpica, inizierà il primo convegno
dedicato alla storia: una decina di relatori, amanti del territorio lessinico e
delle sue valli, che nel corso degli anni, a vario titolo e con diverse
finalità, si sono occupati di conoscere, scoprire, raccontare la loro terra di
origine. Abbiamo chiesto ad ognuno di loro di raccontarci alcuni aspetti che
hanno interessato le nostre terre nei secoli scorsi tenendo conto di un aspetto
più sociologico che naturalistico o fisico. Il nostro obiettivo, infatti, è
uscire dal primo appuntamento degli Stati Generali con un’idea chiara di quelle
che erano le relazioni che legavano un tempo la gente di montagna, com’erano
organizzate le comunità, quali valori vi erano all’interno, quali erano le
priorità, i bisogni, le paure, i desideri. Quali sono state le evoluzioni con
il boom economico, il trasferimento nelle città, poi il lento ritorno. E ancora
i beni tangibili della Lessinia, come le architetture uniche al mondo in nostro
possesso, e i beni intangibili come le tradizioni e i folclori. Una panoramica,
quindi, su quello che eravamo e che spesso non conosciamo, per arrivare poi
all’appuntamento del venerdì sera in cui
parleremo del presente.
Lessinia
OGGI. A
partire dalle 20.00 di venerdì 19 luglio, nella sala principale del Teatro
Vittoria, cercheremo, invece, di scattare più foto del territorio dal punto di
vista statistico, per capire anche numericamente lo stato di salute o di
sofferenza del territorio. Con noi i vertici di alcune realtà rappresentative
del settore delle imprese (Camera di Commercio), delle PMI (Apindustria),
dell’agricoltura (Coldiretti), del mondo artigiano (Confartigianato), del
Turismo, dell’Università, del Volontariato, degli Enti locali e della Chiesa.
Sarà utile analizzare i trend degli ultimi anni,
i settori che sono in maggiore difficoltà, quelli che stanno crescendo e che
stanno offrendo più opportunità sul territorio anche in ottica futura. Minimo
comune denominatore che lega tutti i settori sarà la tematica lavoro, ma ci sarà
spazio anche per parlare di solidarietà e fede.
Lessinia
DOMANI. Forse
l’appuntamento più atteso, perché è quello che ci potrebbe dare nuovi spunti e
nuove idee. Stiamo parlando del terzo convegno che si terrà sabato 20 a partire
dalle ore 9.00 di nuovo nella Sala Olimpica. Al centro del dibattito il futuro
delle nostre terre. Attraverso l’analisi e l’ascolto di alcune casi concreti
potremmo attingere speranze ed entusiasmo per una ripartenza.
Con noi l’esperienza di Trentino network, la società a capitale pubblico che
gestisce le reti per le telecomunicazioni presenti sul territorio provinciale e
che fornisce servizi innovativi al pubblico e al privato: il suo obiettivo è dotare
il territorio di un’infrastruttura avanzata che permetta di ridurre il fenomeno del “digital
divide”, ossia l’esclusione di parte della popolazione – in
particolare quella che vive nelle zone periferiche - dai benefici che la
cosiddetta società dell’informazione comporta. Scopriremo poi con i
responsabili della rivista milanese City Life Magazine quali vantaggi ci
possono essere in un’ottica di “Smart Valley, ovvero di territorio intelligente
che riesce a conciliare e soddisfare le esigenze dei cittadini, delle imprese e
delle istituzioni, grazie anche all'impiego diffuso e innovativo delle TIC, in
particolare nei campi della comunicazione, della mobilità, dell'ambiente e
dell'efficienza energetica. Sulla stessa linea d’onda l’intervento di Donato de
Silvestri che ci mostrerà quale sarà la scuola del futuro, la cosiddetta scuola
2.0. Spazio al manifatturiero con il presidente della Premax che ci parlerà del
consorzio composto da una cinquantina
di aziende del comune di Premana, in provincia di Lecco, specializzato
nella produzione di forbici, cesoie, coltelli ed altri articoli da taglio, che è
stato costituito con eccellenti risultati per competere nel mercato
internazionale. Quale finanza sarà in grado di supportare lo sviluppo del
territorio ce lo dirà Unicredit, in rappresentanza del mondo delle banche.
Parola poi a Maurizio Setti presidente dell’Hellas Verona per indicare una
delle possibili strade che uniscono sport e aggregazioni territoriali.
Introdurremo il concetto di Banca del Tempo, una nuova forma di associazionismo
volontario dove al posto di soldi c’è uno scambio di prestazioni ripagate,
appunto con il tempo. Andremo a chiudere con l’intervento del Sindaco di
Monteveglio, uno dei cinque comuni della provincia di Bologna che hanno optato
per una vera e propria fusione e che hanno portato alla nascita (dal 1 gennaio
2014), del Comune unico di 30mila abitanti della Valsamoggia. Parlando di
futuro, infine, non potevamo non avere un occhio di riguardo per i giovani.: ci
ha dato conferma di presenza Ruggero Frezza, presidente dal 2008 di M31, uno
dei maggiori centri di Ricerca e Sviluppo in Italia, un avanzatissimo
incubatore tecnologico a sostegno dell’imprenditoria giovanile e delle start up
aziendali.
Un progetto che
prosegue in vista dell’EXPO 2015. La due giorni di convegni organizzata a Bosco Chiesanuova è
soltanto la fase 1 di un progetto molto più ampio che prevede successivi step
di avanzamento. Come anticipato sullo scorso numero del giornale, seguirà la
costituzione di otto gruppi di lavoro, coordinati dal Comitato Organizzatore
degli Stati Generali, che avranno il compito di approfondire alcune tematiche
principali che riguardano il nostro territorio e produrre poi delle relazioni
che andranno a comporre un documento unico programmatico, sottoscritto e
condiviso dalle parti, in grado di fungere da linea guida per la Lessinia di
Domani. Il Progetto “Stati Generali” non è un’iniziativa di natura politica,
bensì a disposizione della politica, alla quale rivolgeremo le nostre
intenzioni, di come immaginiamo la nostra terra nel prossimo decennio, con
un’indicazione ben precisa. C’è un appuntamento, in particolare, che potremmo
utilizzare come stella polare, come faro guida per procedere in modo rapido e
concreto verso la direzione di unitarietà territoriale, ovvero l’Expo 2015 di
Milano. Il ruolo della manifestazione universale indetta dal Bureau
International des Expositions (abbreviato in BIE), alla quale partecipano 157
nazioni, è orientato all’interpretazione delle sfide collettive cui l’umanità è
chiamata a rispondere. Noi iniziamo ora dalla Lessinia e dalle sue Valli.
Info: www.lessiniadomani.com – Segreteria organizzativa – Giorgia Castagna 331.1069348