Cultura e spettacoli | 12 luglio 2013, 15:11

Non c’è più tempo, bisogna agire.

Lo sappiamo benissimo e lo sappiamo tutti: il

periodo che stiamo attraversando è uno dei più difficili dal Secondo

Dopoguerra. Il boom economico degli anni ’50 aveva regalato agli italiani

l’illusione di poter vivere per moltissimi anni in una aurea condizione di

benessere in cui anche la sobrietà del giusto vivere poteva tranquillamente

essere sostituita da clamorosi ed eclatanti eccessi. Bene, l’età dell’oro

(anche se non per tutti), è finita. Spazzata via da una serie di fattori più o

meno prevedibili, tra cui la globalizzazione, che oggi ci costringono a parlare

di disoccupazione giovanile, di cancellazione di posti di lavoro, di fuga di

manodopera (e non solo di cervelli) all’estero, di famiglie e di imprese in

seria difficoltà, di ambiente a rischio, di mancanza di punti di riferimento,

di crisi di identità, di valori e di sentimenti.

All’interno di questa pericolosa deriva della società

è facile perdere di vista quelle che sono le reali potenzialità di un

territorio, offuscate, o per meglio dire sotterrate, dalla preoccupazione di

non potercela fare o di credere che nulla o nessuno possa invertire il corso

attuale delle cose.

Uno dei tentativi che si possono però fare per

evitare che rassegnazione, sconforto e in alcuni casi anche disperazione

possano prendere il sopravvento, è quello di auto organizzarsi, prendere

consapevolezza dei propri mezzi e agire per evitare che siano altri a farlo per

noi, guardando magari a dei modelli di successo che esistono e che si possono

emulare. Gli Stati Generali della Lessinia e delle sue Valli costituiscono un

progetto composto da più fasi, e della durata di alcuni mesi, fortemente voluto

dalla testata giornalistica Pantheon per richiamare attorno a un tavolo di

confronto le parti costituenti del territorio, che vanno dall’imprenditoria

all’artigianato, dall’agricoltura al turismo, dal volontariato

all’associazionismo, dalla cultura allo sport. Avere una percezione di

unitarietà, mettere in moto sinergie a livello locale, pensare al proprio

interno ad alcune linee guida per il futuro permettono di uscire da una logica

di localismo e di affacciarsi nel mercato, magari internazionale, con una dimensione

più ampia, sicuramente più competitiva. 

Per poter coinvolgere il numero più ampio

possibile di soggetti e di persone abbiamo richiesto il patrocino di quattro

ministeri (Sviluppo Economico, Politiche Agricole, Ambiente, Beni e attività

culturali), della Regione Veneto, della Provincia e del Comune di Verona, della

Comunità Montana, del GAL, del BIM Adige e di oltre venti comuni veronesi

suddivisi tra le vallate di Valpolicella, Valpantena, Val Squaranto, Valle di Mezzane, Val d'Illasi,

Val Tramigna, Val d'Alpone, Val di Chiampo, tra cui

Badia Calavena, Bosco Chiesanuova, Cerro, Colognola ai Colli, Dolcè, Erbezzo,

Fumane, Grezzana, Illasi, Marano di Valpolicella, Monteforte d’Alpone, Negrar,

Roverè, San Giovanni Ilarione, San Martino Buon Albergo, San Mauro di Saline,

Sant’Ambrogio di Valpolicella, Sant’Anna d’Alfaedo, Selva di Progno, Tregnago,

Velo e Vestenanova.

La risposta a questo primo appello, rivolto anche

a numerose associazioni di categoria, numerosi istituti di credito e imprese

private è stato accolto molto bene con la concessione del patrocino. Sia

chiaro, nessuno ha la pretesa che da iniziative come questa possano uscire

ricette definitive per risolvere le criticità che interessano il territorio, ma

potrebbe essere un inizio di un nuovo processo culturale che pone al centro del

pensare e dell’agire quotidiani concetti quali la collaborazione, la

cooperazione, la solidarietà, la sinergia, la condivisione, l’inventiva, la

fiducia, l’entusiasmo, l’ottimismo, la voglia di fare, lo scambio di informazioni

e di esperienze. Elementi più o meno tangibili in grado di costituire

seriamente una riorganizzazione sociale vincente.

I convegni

per conoscere la Lessinia IERI, OGGI e DOMANI.

Non ce ne vogliano gli autori del più prestigioso

e conosciuto Quaderno culturale della Lessinia (in edicola in queste settimane

il nuovo numero) se per presentare la due giorni di convegni che si terrà il 19

e 20 luglio a Bosco Chiesanuova e che costituisce la fase 1 degli Stati

Generali, abbiamo utilizzato il nome della prestigiosa pubblicazione. Lessinia

ieri, oggi e domani ci sembrava il modo migliore per indicare come sia

necessario conoscere quello che eravamo e quello che siamo per immaginare ciò

che vorremmo essere in futuro.

Lessinia

IERI. Il

19 luglio alle ore 10, presso la Sala Olimpica, inizierà il primo convegno

dedicato alla storia: una decina di relatori, amanti del territorio lessinico e

delle sue valli, che nel corso degli anni, a vario titolo e con diverse

finalità, si sono occupati di conoscere, scoprire, raccontare la loro terra di

origine. Abbiamo chiesto ad ognuno di loro di raccontarci alcuni aspetti che

hanno interessato le nostre terre nei secoli scorsi tenendo conto di un aspetto

più sociologico che naturalistico o fisico. Il nostro obiettivo, infatti, è

uscire dal primo appuntamento degli Stati Generali con un’idea chiara di quelle

che erano le relazioni che legavano un tempo la gente di montagna, com’erano

organizzate le comunità, quali valori vi erano all’interno, quali erano le

priorità, i bisogni, le paure, i desideri. Quali sono state le evoluzioni con

il boom economico, il trasferimento nelle città, poi il lento ritorno. E ancora

i beni tangibili della Lessinia, come le architetture uniche al mondo in nostro

possesso, e i beni intangibili come le tradizioni e i folclori. Una panoramica,

quindi, su quello che eravamo e che spesso non conosciamo, per arrivare poi

all’appuntamento del venerdì sera in  cui

parleremo del presente.

Lessinia

OGGI. A

partire dalle 20.00 di venerdì 19 luglio, nella sala principale del Teatro

Vittoria, cercheremo, invece, di scattare più foto del territorio dal punto di

vista statistico, per capire anche numericamente lo stato di salute o di

sofferenza del territorio. Con noi i vertici di alcune realtà rappresentative

del settore delle imprese (Camera di Commercio), delle PMI (Apindustria),

dell’agricoltura (Coldiretti), del mondo artigiano (Confartigianato), del

Turismo, dell’Università, del Volontariato, degli Enti locali e della Chiesa.

Sarà utile analizzare i trend degli ultimi anni,

i settori che sono in maggiore difficoltà, quelli che stanno crescendo e che

stanno offrendo più opportunità sul territorio anche in ottica futura. Minimo

comune denominatore che lega tutti i settori sarà la tematica lavoro, ma ci sarà

spazio anche per parlare di solidarietà e fede.

Lessinia

DOMANI. Forse

l’appuntamento più atteso, perché è quello che ci potrebbe dare nuovi spunti e

nuove idee. Stiamo parlando del terzo convegno che si terrà sabato 20 a partire

dalle ore 9.00 di nuovo nella Sala Olimpica. Al centro del dibattito il futuro

delle nostre terre. Attraverso l’analisi e l’ascolto di alcune casi concreti

potremmo attingere speranze ed entusiasmo per una ripartenza.

Con noi l’esperienza di Trentino network, la società a capitale pubblico che

gestisce le reti per le telecomunicazioni presenti sul territorio provinciale e

che fornisce servizi innovativi al pubblico e al privato: il suo obiettivo è dotare

il territorio di un’infrastruttura avanzata che permetta di ridurre il fenomeno del “digital

divide”, ossia l’esclusione di parte della popolazione – in

particolare quella che vive nelle zone periferiche - dai benefici che la

cosiddetta società dell’informazione comporta. Scopriremo poi con i

responsabili della rivista milanese City Life Magazine quali vantaggi ci

possono essere in un’ottica di “Smart Valley, ovvero di territorio intelligente

che riesce a conciliare e soddisfare le esigenze dei cittadini, delle imprese e

delle istituzioni, grazie anche all'impiego diffuso e innovativo delle TIC, in

particolare nei campi della comunicazione, della mobilità, dell'ambiente e

dell'efficienza energetica. Sulla stessa linea d’onda l’intervento di Donato de

Silvestri che ci mostrerà quale sarà la scuola del futuro, la cosiddetta scuola

2.0. Spazio al manifatturiero con il presidente della Premax che ci parlerà del

consorzio composto da una cinquantina

di aziende del comune di Premana, in provincia di Lecco, specializzato

nella produzione di forbici, cesoie, coltelli ed altri articoli da taglio, che è

stato costituito con eccellenti risultati per competere nel mercato

internazionale. Quale finanza sarà in grado di supportare lo sviluppo del

territorio ce lo dirà Unicredit, in rappresentanza del mondo delle banche.

Parola poi a Maurizio Setti presidente dell’Hellas Verona per indicare una

delle possibili strade che uniscono sport e aggregazioni territoriali.

Introdurremo il concetto di Banca del Tempo, una nuova forma di associazionismo

volontario dove al posto di soldi c’è uno scambio di prestazioni ripagate,

appunto con il tempo. Andremo a chiudere con l’intervento del Sindaco di

Monteveglio, uno dei cinque comuni della provincia di Bologna che hanno optato

per una vera e propria fusione e che hanno portato alla nascita (dal 1 gennaio

2014), del Comune unico di 30mila abitanti della Valsamoggia. Parlando di

futuro, infine, non potevamo non avere un occhio di riguardo per i giovani.: ci

ha dato conferma di presenza Ruggero Frezza, presidente dal 2008 di M31, uno

dei maggiori centri di Ricerca e Sviluppo in Italia, un avanzatissimo

incubatore tecnologico a sostegno dell’imprenditoria giovanile e delle start up

aziendali.

Un progetto che

prosegue in vista dell’EXPO 2015. La due giorni di convegni organizzata a Bosco Chiesanuova è

soltanto la fase 1 di un progetto molto più ampio che prevede successivi step

di avanzamento. Come anticipato sullo scorso numero del giornale, seguirà la

costituzione di otto gruppi di lavoro, coordinati dal Comitato Organizzatore

degli Stati Generali, che avranno il compito di approfondire alcune tematiche

principali che riguardano il nostro territorio e produrre poi delle relazioni

che andranno a comporre un documento unico programmatico, sottoscritto e

condiviso dalle parti, in grado di fungere da linea guida per la Lessinia di

Domani. Il Progetto “Stati Generali” non è un’iniziativa di natura politica,

bensì a disposizione della politica, alla quale rivolgeremo le nostre

intenzioni, di come immaginiamo la nostra terra nel prossimo decennio, con

un’indicazione ben precisa. C’è un appuntamento, in particolare, che potremmo

utilizzare come stella polare, come faro guida per procedere in modo rapido e

concreto verso la direzione di unitarietà territoriale, ovvero l’Expo 2015 di

Milano. Il ruolo della manifestazione universale indetta dal Bureau

International des Expositions (abbreviato in BIE), alla quale partecipano 157

nazioni, è orientato all’interpretazione delle sfide collettive cui l’umanità è

chiamata a rispondere. Noi iniziamo ora dalla Lessinia e dalle sue Valli.

Info: www.lessiniadomani.com – Segreteria organizzativa – Giorgia Castagna 331.1069348