Cultura e spettacoli | 04 giugno 2015, 17:00

"Non è una musica per vecchi"

Un’Arena di Verona gremita di curiosi e di appassionati della musica ha fatto da cornice all’inaugurazione della 93esima edizione del Festival lirico.

“Non è una musica per vecchi” è il messaggio che Paolo Bonolis ha voluto lanciare dal palco, riprendendo il titolo del libro appena uscito del Maestro Andrea Battistoni, e che ha fatto da trait d’union tra la musica classica e i generi più recenti.

Un modo diverso per far entrare la lirica nei cuori della gente ponendola alla base delle successive svolte musicali: dal jazz, al soul, al blues.

Contaminazioni vecchie e nuove messe sotto i riflettori dai cantanti che si sono succeduti sul palco: dal tenore Vittorio Grigolo a Kerry Ellis che ha duettato con la leggenda del rock Brian May, passando per Nek,Nina Zilli che si è cimentata in Back to Black di Amy Winehouse, al soprano Jessica Nuccio con Memory.

Tra un’esibizione e l’altra hanno preso posto le arie più famose degli spettacoli che andranno in scena dal 19 giugno al 6 settembre: Aida, Nabucco, Tosca, Roméo et Juliette, Il Barbiere di Siviglia e i Carmina Burana.

Lunghi e sentiti applausi hanno omaggiato di volta in volta le esibizioni di Grigolo, Ellis e May che hanno saputo regalare momenti emozionanti con Who wants to live forever, Somebody to love, We will rock you, Bohemian Rapsody diretti da Andrea Battistoni e Peppe Vessicchio. Infine, ultima performance quella di Federico Paciotti che ha saputo unire magistralmente i suoni della chitarra elettrica con la profondità del Nessun Dorma.

Erika Prandi