Cultura e spettacoli | 30 marzo 2022, 09:49

Verona Digital Music Fest, il meglio della scena veronese al The Factory e su Radio Adige Tv

Verona Digital Music Fest, il meglio della scena veronese al The Factory e su Radio Adige Tv

Due serate per 16 artisti: un parterre variegato, che attraversa generi musicali e generazioni differenti, perché lo scopo è supportare tutto il sottobosco cittadino, conciliare i gusti e le sfumature che esistono a Verona. Due headliners d’eccezione, gli unici che arrivano da fuori: Giorgieness, cantante indie rock di Sondrio che vive a Torino, e gli ISIDE, band indie bergamasca che esplora e si diletta con l’elettronica. Artisti di medio calibro, che stanno trovando il loro spazio nel mercato discografico italiano, a sottolineare la volontà e l’ambizione di crescere rispetto alla scorsa edizione e di “riportare Verona sulla mappa della musica dal vivo”. E poi Zampa, The Matt Project, Ulula e la foresta e tanti altri.

Ma riavvolgiamo il nastro. Lo scorso inverno, nel bel mezzo della pandemia, Pietro Falezza e Richard Dylan decidono di fondare un’associazione: Verona Digital Arts. Con gli altri giovani che ruotano attorno all’associazione, e con il supporto logistico del The Factory, riescono a organizzare a fine gennaio 2021 il Verona Digital Music Fest, evento trasmesso in streaming su Twitch viste le disposizioni ministeriali del periodo. Lo scopo dell’iniziativa è duplice: da un lato supportare i musicisti locali e il comparto dell’intrattenimento dal vivo, fortemente provato dalla chiusura dei locali imposta con il lockdown, e dall’altro accorrere in aiuto di tutte le persone in difficoltà economica, aumentate a dismisura a seguito della crisi pandemica. In che modo? Devolvendo alla Ronda della Carità il ricavato del merchandising – le magliette disegnate dallo studio grafico Boredom Studio – e delle donazioni effettuate tramite Paypal dal pubblico durante il live streaming.

Una collaborazione rinnovata anche quest’anno, quella con il presidente della Ronda Alberto Sperotto, che ha un significato ben preciso: la musica, e le arti in generale, hanno una forte valenza sociale, che al giorno d’oggi viene spesso dimenticata. È questa l’ulteriore sfida di VDMF: rendere partecipi i veronesi appassionati di musica di un forte atto di solidarietà.

E così, forti dell’esperienza all-digital del 2021, Falezza e Dylan affrontano quest’anno il vero banco di prova: al “tradizionale” streaming, carattere distintivo della manifestazione, viene affiancato l’evento live, in presenza, al The Factory di San Martino Buon Albergo. L’ulteriore novità è che questa seconda edizione verrà trasmessa in esclusiva su Radio Adige TV la settimana successiva all’evento. La storica radio veronese ha voluto fortemente essere partner del festival: condurrà le interviste agli artisti nelle due serate al The Factory e distribuirà i video delle singole sessions sulla nuova piattaforma radioadige.tv. Una partnership che, chissà, potrà proseguire anche in futuro: Verona Digital Arts non ha intenzione di fermarsi a quest’evento e già bolle in pentola un’iniziativa estiva.

Il festival è alle porte, non resta che precipitarsi a San Martino Buon Albergo e godersi la due giorni di musica made in Verona. Oppure preparare i pop-corn e godersi Verona Digital Music Fest dal divano, su Radio Adige TV.

I PROTAGONISTI DEL FESTIVAL

Pietro Falezza – Organizzatore VDMF

«Non abbiamo la pretesa di riuscire a riportare Verona sulla mappa della musica dal vivo da soli, ma l’oceano è fatto di gocce e VDMF è una di queste. E voglio sottolineare l’aspetto benefico, la vera ragione che ci ha mosso fin dall’inizio»

Richard Dylan – Organizzatore VDMF

«L’anno scorso abbiamo potuto organizzare solo il lato digitale, on line. Ed è piaciuto molto. Ma il nostro obiettivo era portarlo anche in live, con il pubblico: questo sarà il nostro banco di prova»

Lorenzo e Nicolò Tambosso – Direzione artistica VDMF

«L’idea è proporre un festival molto variegato, che possa accogliere tutti i gusti e le sfumature che esistono a Verona. A forza di scavare trovi l’acqua: cercando gli artisti per il nostro parterre, abbiamo scoperto che c’è molto di più di quello che si pensa nel sottobosco della città».

Alberto Sperotto – Presidente Ronda della Carità

«Per noi il fatto che dei giovani che fanno musica decidano di parlare di Ronda è meraviglioso. Non è importante parlare di Ronda in sé, ma di tutte quelle persone che vivono ai margini della società, spesso giovani con sogni, desideri, progetti di vita.»

Bruce Turri – The Factory

 

«È un piacere ospitare un festival così, un’unione di intenti. Artisti locali di Verona, artisti particolari, che consiglio a tutti di andare a sentire. Soprattutto perché l’evento è benefico: aiutiamo chi ha bisogno di noi, come altri hanno aiutato noi. Darsi una mano non è mai un errore»