Editoriali | 01 dicembre 2021, 09:45

L’editoriale di Pantheon 128

L’editoriale di Pantheon 128

E in un batter d’occhio è di nuovo Natale. Sono passati quasi due anni dallo scoppio dell’emergenza Covid nel nostro Paese. Venti mesi nei quali una pandemia del tutto imprevedibile, inaspettata, cruda e crudele ci ha catapultato in una realtà apparentemente parallela a quella a cui eravamo abituati. Il tempo, oggi, scorre veloce, è vero, ma le giornate sembrano tutte uguali.

In questo clima paradossale, di apatia e frenesia, si è in costante ricerca di piccole e importanti conquiste quotidiane. L’attesa dei bollettini sanitari, l’incertezza sulle misure restrittive che verranno introdotte per garantire la sicurezza nazionale (giustissime), la difficile lettura dei mercati che cambiano in modo rapido creano incertezza e disorientamento.

A chi si sta abbandonando, però, a sentimenti negativi, dico di non farlo. Il momento seppur difficile che stiamo attraversando a causa del virus non ci deve far dimenticare che ci sono punti di riferimento sui quali si può sempre contare. Innanzitutto possiamo credere in noi stessi, e mi rivolgo a tutte quelle persone, in particolare a quei giovani che hanno smesso di sognare. Il sogno alimenta la speranza, non dimentichiamocelo. In secondo luogo, le famiglie: siamo sotto il Natale, facciamo lo sforzo di recuperare quel senso di comunità che da troppo tempo ci sfugge. La solidarietà tra persone e la gentilezza possono curare anche i mali peggiori di una società. Infine le imprese. Abbiamo visto durante la seconda puntata della Settimana Veronese della Finanza, andata in onda giovedì 18 novembre su Tele Radio Adige TV, come le associazioni di categoria abbiano fornito, ad esempio, un aiuto indispensabile nel suggerire alcune linee guida nel bel mezzo della tempesta.

A mettere insieme i vari soggetti che ho appena citato, giovani, famiglie, associazioni e imprese ora c’è anche uno strumento eccezionale, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, di cui stiamo sentendo sempre più parlare. Agli occhi dei più il PNRR sembra essere l’ennesimo strumento finanziario ad uso e consumo dei soliti noti e, soprattutto, delle realtà più grandi. Invece, gran parte di quegli oltre 200 miliardi di euro che l’Unione Europea ci ha messo a disposizione, in parte con sovvenzioni, in parte con prestiti, sono destinate ai territori e alle comunità locali. Durante le prime fasi della pandemia si acclamava a un nuovo Piano Marshall per risollevare il Paese dalle conseguenze disastrose provocate dal Covid, soprattutto in ambito economico. Ora questo piano ce l’abbiamo.

Adesso fuori le idee, fuori l’entusiasmo, la creatività, la voglia di guardare avanti, di risollevarci ricomponendo quel tessuto prima di tutto sociale sfilacciato da tempo, forse già prima dell’emergenza. Attraverso i bandi presenti sul sito https://italiadomani.gov.it/ abbiamo la possibilità di rimettere in moto le nostre comunità e in fondo anche noi stessi.

Qualunque cosa sogni d’intraprendere, cominciala. L’audacia ha del genio, del potere, della magia. (Goethe)

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