Cultura e spettacoli | 04 gennaio 2012, 17:00

Successo a San Martino per l'Associazione Atlante

S.MARTINO - Stranamente è stato il teatro Peroni di San Martino Buon Albergo a finire sulle nostre pagine. Un po' fuori zona, vero, ma non potevamo non darne notizia.

Ieri sera, mercoledì 4 gennaio, è andata in scena in scena "C'era una volta in Bolivia...una fiaba da molto lontano", rappresentazione teatrale in due tempi per tutte le età, messa in piedi dall'Associazione non profit Atlante, che ha devoluto l'intero ricavato alla "Casa de los Ninos" a Cochabamba (Bolivia).

Ma a fare notizia, per Pantheon, è stata la partecipazione alla commedia di alcuni degli attori del gruppo di Quinto di Valpantena "I pitochi de Pedro", che sono stati chiamati nel cast per dare manforte al gruppo, data anche l'esperienza maturata in questi anni di rappresentazioni.

Nel gruppo attori della commedia, infatti, sono stati protagonisti protagonisti tre ragazzi del gruppo teatrale parrocchiale di Quinto: Tomasz, Fabio e Marianna, oltre anche a new entry sempre dalla Valpantena.

La trama della commedia è divertente e adatta a bambini e famiglie, per passare qualche ora di svago prima della fine delle vacanze.

Manuel e Jenaro, due giovani cugini boliviani, sono cresciuti odiandosi uno con l'altro, spinti anche dall'odio reciproco dei due padri. Si ritrovano però a lavorare insieme nella fattoria di un loro ricco zio, che decide di nominarli eredi dei suoi averi. Timoroso di vedere i suoi beni scialacquati dalle liti dei due nipoti, decide di dare loro una parte del denaro e lasciare che girino il mondo per un anno intero, di modo che, dopo un anno di viaggi, tornino al palazzo raccontando le loro esperienze, consentendo allo zio di decidere a chi dare l'eredità. Tra streghe, mostri, maghi malvagi, amore e coraggio, solo uno dei due cugini sarà in grado di meritare la ricca eredità di zio Raul, e non solo....

Dopo il sold out di ieri, la compagnia sta organizzando delle repliche, delle quali vi terremo informati.

<italic>In allegato la locandina</italic>

Matteo Bellamoli