Cultura e spettacoli | 29 agosto 2009, 17:00

TUTTI I VINCITORI DEL XV° FILMFESTIVAL DELLA LESSINIA

Si è chiusa a Bosco Chiesanuova la quindicesima edizione del Film Festival della Lessinia, il concorso cinematografico internazionale dedicato a vita, storia e tradizioni in montagna.

Nel corso della cerimonia di premiazione, che si è svolta ieri, sabato 29 agosto, presso il Teatro Vittoria, la giuria internazionale ha assegnato il Gran Premio Lessinia – Lessinia d’Oro a Carmen meets Borat (Olanda) di Mercedes Stalenhoef. In 85 minuti la regista racconta i sogni e le speranze di Carmen, diciassettenne che vive in un piccolo villaggio svizzero sulle colline della Romania la cui normalità viene turbata dall'arrivo della troupe del film Borat. “Con occhio attento la regista osserva gli abitanti di un villaggio rumeno e con sguardo sereno registra la loro forza e le loro debolezze. Nulla le sfugge.

Il film non è solo un dramma – si legge nel verbale scritto dalla giuria –, realizzato con maestria, sui sogni traditi di una famiglia, ma anche una critica alla grande industria cinematografica che ignora totalmente i valori umani. Un film che ci fa ridere e piangere”. Nel ritirare il premio, la regista ha ringraziato gli abitanti del piccolo villaggio di Glod.

Il secondo premio del Film Festival, la Lessinia d’Argento, è andato al film Himalaya, la terre des femmes (Francia) di Marianne Chaud. “La quotidianità della gente dell’Himalaya raramente viene descritta con tanta sensibilità – ha sottolineato la giuria –. Questo film è un vero dialogo, un autentico raccontarsi dei protagonisti davanti e dietro la cinepresa. La regista apre il suo cuore e conquista quello degli altri. Ci mostra che sono proprio le piccole cose della vita che, oltre le frontiere culturali e religiose, ci uniscono. Un film pieno di sincerità e di passione”.

Gli altri riconoscimenti del ricco palmarès del Film Festival sono andati ad altre 10 opere tra le 23 ammesse a partecipare al concorso. Il premio del Curatorium Cimbricum Veronense per le lingue e le culture minoritarie è stato attribuito invece a El somni di Christophe Farnarier (Spagna). L'inglese Goleshovo, di Ilian Metev ha ottenuto il riconoscimento della Regione Veneto per il miglior filmato sul “paesaggio culturale” montano; il premio della Provincia di Verona, dedicato alla storia in montagna, è stato vinto da La culla delle aquile di Alessandro Pugno.

Il premio del Parco Naturale Regionale della Lessinia per il miglior documentario naturalistico è stato attribuito a The Urals di Oliver Goetzl, mentre quello della Comunità Montana della Lessinia (alla migliore opera riguardante i Monti Lessini veronesi e il Monte Baldo) è andato a Il tasso. L'anima di un torrente di Raffaello Boni.

Il premio della giuria è andato al film Prezzemolo, sensa pile sensa curént elètrica di Sandro Gastinelli e Marzia Pellegrino (Italia). Una menzione speciale è stata assegnata, infine, alla pellicola Semaan Bil Day'ia del libanese Simon El Habre.

Il premio speciale alla memoria di Mario Pigozzi e Piero Piazzola è andato a Goleshovo, del giovane regista Ilian Metev (Inghilterra); il riconoscimento della Cassa Rurale Bassa Vallagarina è stato assegnato a Am Grat der Zeiten und Kulturen – Entlang des Karnischen Höenweges di Hubert Shönegger. La pellicola Crossing the Himalaya, di John Murray, ha ottenuto il premio del pubblico.

Alessandro Anderloni, direttore artistico del Film Festival della Lessinia: «Il Film Festival della Lessina ha registrato una media di 450 spettatori al giorno, per un totale di circa 5mila presenze per i nove giorni di proiezioni. Un risultato importante, che testimonia il crescente interesse per questa rassegna. Per il futuro la sfida è far diventare questa manifestazione ancora più grande: se ci aiutate, noi siamo pronti per organizzare il Film Festival 2010».

Luca Saccardi, sindaco di Bosco Chiesanuova: «Per noi è stato un grande onore ospitare questa manifestazione. Bosco Chiesanuova conferma l'impegno nel mettere a disposizione risorse, spazi, volontari e il suo teatro. Credo che Bosco e il Film Festival della Lessinia abbiamo buoni margini di miglioramento per poter crescere insieme».

Vito Massalongo, presidente del Curatorium Cimbricum Veronense: «L'obiettivo che si erano dati i fondatori del Film Festival della Lessinia, Piero Piazzola e Mario Pigozzi, di creare un collegamento con popoli e ambienti di altre montagne è stato raggiunto. Oggi si impone una scelta radicale: chiediamo ai politici, con i quali nei prossimi giorni ci chiameremo a raccolta, di creare le premesse per fare del Film Festival una struttura solida, non solo fatta dell'apporto dei volontari. Formeremo un tavolo di incontro e programmazione in cui tutti possano avere rappresentanza e visibilità. Nel confermare la stima e il sostegno al nostro direttore artistico, gli chiediamo di restare e continuare con la sua lungimirante visione a essere colui che mette in moto la macchina del Film Festival anche nei prossimi anni».

Diego Lonardoni, direttore del Parco Naturale della Lessinia: «In questi giorni abbiamo visto piccole, grandi storie che hanno raccontato come vivono le persone in montagna. Questo dimostra che il Film Festival è la manifestazione culturale per antonomasia della Lessinia, per il suo stile sobrio che è quello della gente di montagna».

Marco Ambrosini, assessore alla cultura della Provincia di Verona: «La Provincia di Verona si ritiene soddisfatta per la crescente affluenza di pubblico e il continuo miglioramento dovuto all'importanza dei contenuti e all'ambientazione. Sosteniamo con vivo entusiasmo questo progetto: mai come in questo momento le collaborazioni tra istituzioni devono essere a 360 gradi e questa è la strada da percorrere per le edizioni future. Ringrazio il Curatorium Cimbricum per la disponibilità al dialogo. Questo Festival ha un valore aggiunto: lancia un messaggio di profondo attaccamento alla terra e di forte identità territoriale».

Angelo Tabaro, dirigente della Direzione Cultura della Regione Veneto: «Questo Festival dimostra di aver colto nel segno: raccontare la montagna con gli occhi di chi la vive. Un lavoro ottimo e di qualità. Come Regione Veneto, siamo convinti che il Film Festival della Lessinia rappresenti un patrimonio importante della cultura veneta. Certamente daremo il nostro impegno anche il prossimo anno».

Marta Bicego