Cultura e spettacoli | 06 dicembre 2019, 10:06

Il Cenacolo di Leonardo tra crepe e luce

Il Cenacolo di Leonardo tra crepe e luce

Con una riproduzione a scala 1:2 dell’originale, custodito da oltre cinquecento anni nel refettorio della chiesa milanese di Santa Maria delle Grazie, l’associazione Rivela vuole rendere omaggio a una delle figure più straordinarie del nostro Paese. Il titolo Il Cenacolo di Leonardo da Vinci. Dalle crepe alla luce è esemplificativo del messaggio cristiano intriso nella raffigurazione. Non è solo la rappresentazione dell’ultima cena, consumata da Gesù insieme agli Apostoli nell’attimo in cui rivela che uno di loro lo avrebbe tradito, ma è anche la dimostrazione dell’abbandono alla volontà del Padre e dell’assoluta libertà dell’essere umano. Nelle molteplici espressioni dei volti e nei gesti di ogni apostolo si racchiudono precise personalità in cui ognuno di noi potrebbe rispecchiarsi.

È una sorta di campione del genere umano che Leonardo ha saputo trattare con sguardo attento e scrupoloso per mostrare il macrocosmo nel microcosmo e il Mistero nel dettaglio. Non mancano i risultati degli studi di fisiognomica che si possono ancora trovare nei disegni preparatori e che dimostrano la sua curiosità scientifica per il corpo. In sostanza, «la mostra invita a rispecchiarsi in quei volti e nelle loro emozioni per mettersi in rapporto con l’amore gratuito di Dio che si fa pane di vita nell’Eucarestia e dono di salvezza nel sacrificio della Crocefissione. Le crepe di questo dipinto manifestano dunque la luce della salvezza, così come la fragilità degli Apostoli e forse anche di Leonardo e diventa annuncio del Mistero». La mostra inaugurerà oggi, 6 dicembre, nella sede del Banco BPM di piazza Nogara a Verona e resterà aperta fino al 31 gennaio 2020. Gli orari di visita sono i medesimi della filiale (8.20 – 13.20 / 14.35 / 16.05) con possibilità di seguire le visite guidate dalle 15 alle 16. Oltre all’associazione, hanno collaborato anche il Banco BPM e la Fondazione Zanotto. Al termine di questa esposizione, la mostra farà tappa in circa cinquanta città italiane.