Cultura e spettacoli | 05 novembre 2021, 12:15

Il culto di Sant’Orsola a Verona

Il culto di Sant’Orsola a Verona

Varcando la soglia della chiesa di Sant’Eufemia si entra in un ambiente ad un’unica navata con volta a botte ribassata realizzata nel 1739 per nascondere le capriate. Ai lati si ergono diversi altari, uno dei quali conserva una pala raffigurante San Paolo, Antonio abate e Sant’Orsola realizzato da Agostino Ugolini nel 1800. Il culto della santa era molto importante per la comunità dell’epoca, in particolare per i frati di Sant’Agostino che vi si insediarono nel 1262, poiché la chiesa era sprovvista di reliquie. Così, nel 1285 il priore dell’epoca, frate Tebaldo Fabri, si recò nel convento agostiniano di Colonia per portare a Verona quelle di Sant’Orsola.

L’altare fu consacrato nel 1315 e, di conseguenza, fu istituita la Compagnia dell’altare dedicata alla santa. Quello attuale è stato realizzato nel 1736. Nella pala di Ugolini (1755-1824), che a Verona lavorò principalmente per una committenza religiosa, la santa è raffigurata in giovane età, senza attributi regali ma con veste dorata e mantello rosa scuro più che scarlatto. Con la mano sinistra tiene una bandiera con vessillo cristiano, simbolo di vittoria sui pagani mentre la mano destra, aperta, è rivolta a Sant’Antonio abate. La santa è spesso invocata come protettrice delle ragazze, delle scolare e degli orfani, mentre Antonio degli eremiti.

Al vertice della piramide siede l’anziano San Paolo che tiene il libro del Vangelo aperto in una mano, mentre con l’altra indica Dio, in alto sopra tutti. Delle opere di Agostino Ugolini si conoscono la Via Crucis del Duomo e la Via Crucis della chiesa di San Giovanni Battista di Lonato. Egli non lavorò solo a Verona, ma si spostò anche a Ferrara, Padova, Reggio Emilia, Rovigo e Trento. Morì nel 1824 e fu sepolto nella chiesa di San Bernardino.

Leggi Pantheon 127