| 16 aprile 2021, 16:56

Veronesi Protagonisti 2021: Barbara Bet

Veronesi Protagonisti 2021: Barbara Bet

Un mondo che si evolve rapidamente, quello del food, e che richiede competenze sempre nuove, allineate alle tendenze del momento. Barbara Bet nasce come dirigente d’azienda ma si lancia presto in attività imprenditoriali, prima solamente come food coach poi anche come ristoratrice.

Oggi gestisce due ristoranti a Verona, l’osteria “La Torre” in piazza delle Erbe e l’osteria “Al Bertoldo” in Vicolo Cadrega, quest’ultimo rilevato in piena pandemia.

«È stata una bella sfida - commenta Bet - ma quello che mi ripeto sempre è che prima di essere ristoratrice sono imprenditrice, e non sei imprenditore se non ami il rischio. È stato un grande salto ed ero pronta anche al fallimento, perché ogni fallimento è occasione per imparare. Dalla mia parte avevo l’esperienza nel settore e alla fine è andata bene».

 

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https://www.youtube.com/watch?v=YBFCtscSBJ8

 

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Negli anni di attività come food coach, infatti, Barbara Bet si è specializzata in servizi di consulenza e training completi e personalizzati alle attività ristorative in fase di startup, restart o restyling

«Le attività già in essere possono avere delle problematiche legate a diversi fattori, come la mala gestione delle spese e quindi il rapporto negativo tra costi e ricavi, il calcolo errato del food cost, una comunicazione inefficiente, l’offerta gastronomica vecchia o confusa – racconta Bet –. Il mio compito è quello di raddrizzare il tiro esaminando gli incassi, le fatture, i menù. Molto spesso lavoro in cucina al fianco degli chef, proponendo variazioni e revisioni circa le proposte, gli abbinamenti e la presentazione dei piatti».

"Non si è imprenditori se non si ama il rischio"

 

Un lavoro che Bet non ha abbandonato, anche se il tempo da dedicare a questa attività, con due ristoranti da gestire, è sempre meno, senza contare l’anno difficile che ha investito il mondo della ristorazione. 

«Nel 2020 ho dovuto prendere i miei risparmi e metterli nella mia azienda per mantenere i miei dipendenti. Mai come quest’anno si è capito come il vero imprenditore è quello che sa amministrare bene i conti, ha un’ottima organizzazione del tempo e delle risorse e si destreggia nel mondo del marketing. Ho già tantissime idee per quando la ripartenza sarà effettiva».

Eventi, serate esperienziali e magari anche una nuova apertura: queste le direttrici per il futuro che punta a ripristinare armonia tra le persone attraverso il cibo e i sensi. «È questo, secondo me, il compito che spetterà ai ristoratori quando l’emergenza sarà passata. Abbiamo perso i contatti umani e serve ripristinarlo attraverso le emozioni. Nei miei locali voglio creare serate particolari in cui al cibo si abbini magari la musica o il vino, voglio dare un. Valore aggiunto ai miei locali che devono diventare il luogo in cui ognuno si sente importate e può esaudire i propri desideri».

SOCIAL NETWORK: IL NUOVO VOLTO DELLA RISTORAZIONE

 

Barbara Bet è molto attiva sui social network come food blogger, con un profilo che conta oltre 100 mila follower, e ha all’attivo diversi programmi televisivi. «I social sono il nuovo volto della ristorazione - rivela Bet - che piaccia o meno: se posti la foto di un piatto su Instagram poi la chiedono al ristorante. Anche solo far vedere come si prepara la pasta può incuriosire il cliente. La ristorazione negli ultimi anni è cambiata tantissimo ma trovo ancora ristoratori restii ad accettare il cambiamento e ciò che propongo nelle mie consulenze».