| 10 gennaio 2022, 17:29

Veronesi Protagonisti 2022: Andrea Lusenti

Veronesi Protagonisti 2022: Andrea Lusenti

NEL FUTURO DI CASSA PADANA GRANDE ATTENZIONE A VERONA

Cassa Padana è una Banca di Credito Cooperativo, nata originariamente come Cassa Rurale e Artigiana della Bassa Bresciana e da sempre caratterizzata da una forte attenzione verso il territorio in cui sorge e le comunità che in esso risiedono. Le Banche di Credito Cooperativo, nella loro storia, hanno favorito la crescita e la possibilità di realizzazione anche delle fasce marginali della popolazione e oggi sono ancora questi i valori fondamentali che regolano il loro operato. Un ruolo svolto seguendo una precisa filosofia, che porta con sé valori irrinunciabili e fondamentali: il valore della mutualità prima di tutto, ma anche i valori della cooperazione, della solidarietà, la correttezza, la trasparenza, l'onestà e la cura nelle relazioni con i clienti, per capirne bisogni e necessità.

Il gruppo nasce nella Bassa Bresciana, estendendosi poi nel cremonese e nel mantovano, fino a raggiungere il territorio veronese circa diciotto anni fa. La prima filiale apre a Valeggio e la presenza nel territorio si rafforza successivamente con l’aggregazione della Banca Veneta 1896, fino all’apertura della prima sede nel centro storico circa dodici anni fa

Direttore Generale di Cassa Padana è oggi Andrea Lusenti; originario di Manerba del Garda, lavora da sempre nel mondo del Credito Cooperativo. «Ho seguito tutto lo sviluppo commerciale della Banca e come responsabile delle varie filiali ho partecipato ai processi di aggregazione nella zona cremonese prima e nella zona mantovana poi. Sono un uomo di rete, che conosce bene i territori nei quali la Banca è insediata». Dal 2002 Lusenti ha rivestito il ruolo di vice Direttore della parte commerciale della rete di filiali di Cassa Padana, mentre da cinque anni ha assunto la conduzione diretta.

 

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https://youtu.be/I681Bh4PaXM

 

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«Il 2020 e l’inizio del 2021 - racconta Lusenti - sono stati anni molto difficili, perché la pandemia si è inserita in una situazione già sufficientemente problematica, dove la crisi economica che ha seguito la crisi finanziaria del 2008 lasciava ancora traccia. Per la seconda metà dell’anno, invece, abbiamo potuto spendere qualche sorriso. Al di là delle aspettative molto negative, con le graduali aperture e gli interventi messi in atto dalle istituzioni pubbliche governative, abbiamo avuto dei buoni segnali. Guardando all'aspetto produttivo, la pandemia ha sicuramente aumentato il divario tra le aziende che erano in fase di crescita, organizzate e ben gestite e le aziende che non avevano, per motivi diversi, seguito i tempi, lesinando sugli interventi di organizzazione o sui processi di internalizzazione».

Guardando al 2022, Cassa Padana sta lavorando su un ulteriore miglioramento della qualità dei servizi offerti, con la volontà di conoscere sempre meglio i clienti, dalle imprese alle famiglie, per migliorare con essi le relazioni, comprendendo problematiche e bisogni. 

«Oggi abbiamo la consapevolezza - aggiunge Lusenti - che tante imprese sono ad un punto di svolta, in cui decidere se diventare ancora più grandi, aziende leader, o se essere destinate ad un riassorbimento futuro da parte di chi è riuscito a compiere questo passo». 

Proprio per questo Cassa Padana vuole farsi trovare pronta ad affiancare le imprese, attraverso lo sviluppo di un gruppo corporate preparato e stringendo collaborazioni con partner primari dei territori di competenza. «Quando si parla di strategie di crescita, di internazionalizzazione, di sviluppo, di digitalizzazione o di forme di finanza alternativa noi vogliamo essere presenti a fianco delle nostre imprese. Vogliamo accompagnarli in un percorso in cui solitamente sono soli, fatta eccezione per il supporto fornito dalle associazioni di categoria».

Nel futuro della banca non manca l’attenzione a Verona, considerata una delle ipotesi di maggior sviluppo strategico. «Abbiamo intenzione di investire ancora su Verona, sia in città che in zone più periferiche. Riteniamo sia un territorio molto reattivo, con una classe imprenditoriale preparata e vicina alla nostra mentalità, con grande impegno nel fare e rapidità nel realizzare gli interventi. Verona è un territorio importante su cui investire»