| 21 novembre 2017, 09:10

Il libro del mese (per i più piccoli) secondo noi

Il libro del mese (per i più piccoli) secondo noi

Titolo: #Nellarete

Autrice: Georgia Manzi

Editore: Pelledoca Editore

Collana: NeroInchiostro

Anno edizione: 2017

Pagine: 140

Età di lettura: da 10 anni

IL LIBRO: è un avvincente giallo per ragazzi che parte dalla vita quotidiana dei giovani lettori, quella parallela, immersi nei video, telefonini e videogiochi (non certo usati come strumenti). I protagonisti Fulvio, Amelia e Dino (non proprio amici), quando un hacker entra nel video di Fulvio, si uniscono per indagare insieme sul giocatore online. Dino ha paura dei complotti e vede nell’hacker un terrorista. Fulvio non crede a questa tesi, vuole scoprire chi c’è dietro «fan**gen». Amelia è la più coraggiosa del gruppo. Una missione non facile la loro, ma insieme possibile. L'indagine prosegue: emerge un indirizzo la casa dell'anonimo hacker è vicina alla scuola. Vi abita una donna misteriosa «a fiori». Tarzan, il cane di Amelia, sembra impazzire ogni volta che passa vicino a questo edificio. È il primo mistero da risolvere, lì qualcuno chiede aiuto. Ma è l’hacker? No signori! 

L’AUTORE: Georgia Manzi, nata a Foggia nel 1967, ha studiato Lettere Moderne a Roma, laureata a Bari in Dialettologia, è giornalista professionista. Ha lavorato in radio a Foggia e a Roma nelle redazioni di diverse testate settimanali. Dopo un periodo a Londra e a Bruxelles si è trasferita ad Atene, dove vive da parecchi anni, insegnando lingua italiana e scrivendo. Il suo primo romanzo, per ragazzi risale al 2004, con il quale ha vinto il premio letterario Alice guarda il mondo

CURIOSITÀ: #NellaRete, Georgia Manzi affronta un tema di attualità. Prende in considerazione una serie di elementi relativi al mondo dell’adolescenza odierna legata a doppio filo con la dimensione del virtuale. Nel romanzo i tre ragazzi affronteranno le loro paure e una donna, pazza di dolore, da vittima diventerà carnefice. WATCH OUT! la scritta sul video che «esplode in testa». Il linguaggio usato dalla Manzi è veloce e accattivante, come la copertina. Un romanzo particolare per i temi trattati, dai 10 anni in su, che mi permetto di consigliare anche agli adulti.

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