Storie di persone | 30 novembre 2022, 16:01

Camilla Spagnol, dalla montagna veronese alla Thailandia

Camilla Spagnol, dalla montagna veronese alla Thailandia

Basta una strada da percorrere, un paio di scarpe da corsa e il gioco è fatto. A Camilla Spagnol bastano questi due elementi per trovare la felicità, quella sensazione di appagamento che ha scoperto con il trail-running. Per i neofiti della disciplina: si tratta di una branca dell’atletica e si può definire come una «corsa in montagna un po’ più tecnica, che può andare da una distanza breve di 20 km fino ai 300 km» ci ha spiegato Camilla. Uno sport, quindi, non adatto a tutti, ma che è stato in grado di regalare soddisfazioni immense alla 33enne veronese. Tra queste la medaglia di bronzo a squadre al mondiale che si è svolto in Thailandia a inizio novembre.

Camilla, quando ha iniziato a praticare trail-running?

Io ho un passato di corsa in pista, quindi la corsa è sempre stata parte di me. Facevo distanze diverse, perché correvo 400 o 800 metri e quando mi facevano fare i 1500 metri mi sembrava un’esagerazione. Poi ho preso un cane che è abbastanza energico e volevo trovare un modo per farlo sfogare. Quindi ho deciso di portarlo a correre e da lì ho iniziato a conoscere persone sui sentieri, tra cui il gruppo di Verona Trail Runners.

Quanto si allena di solito?

Mi alleno abbastanza, soprattutto adesso che ho raggiunto un buon livello. Quindi mi piace allenarmi bene, anche se in realtà rispetto ad altri miei colleghi io corro un chilometraggio settimanale molto inferiore: circa 70 km.

Come è arrivata la convocazione ai mondiali in Thailandia?

Questa convocazione la sto inseguendo in realtà dal 2021, perché questi mondiali dovevano essere nel 2021 e sono stati rimandati per Covid. Il primo step sono stati i Campionati Italiani 2021 a cui mi sono iscritta un po’ così dico e sono andati molto bene. Da lì abbiamo fatto anche alcuni raduni con la Nazionale in cui eravamo osservate. Nel 2022 ci sono stati nuovamente i Campionati. L'ultima gara che secondo me è quella che mi ha dato il lasciapassare per i Mondiali è stata la “CCC” una gara intorno al Monte Bianco, una 100 chilometri fatta a fine agosto. E lì effettivamente ho fatto una buona gara. Poi ho ricevuto la chiamata del ct e il 27 ottobre sono partita con un’altra quarantina di atleti per la Thailandia.

Vi aspettavate la medaglia di bronzo?

Assolutamente no. Abbiamo vinto il bronzo a squadre. Nella gara venivano presi solo i primi tre arrivi e noi eravamo in tre, quindi sapevamo che dovevamo arrivare tutte e tre per poter fare un punteggio di squadra. Sapevamo che non potevamo mollare. Alla fine un'altra mia compagna di squadra è arrivata 9ª, io 23ª e l'altra ragazza 25ª, quindi siamo riuscite ad arrivare terze a prendere il nostro bronzo mondiale.

Negli 80 km percorsi per la gara avrà visto anche panorami incredibili…

Sì, siamo passati anche attraverso alcuni villaggi dispersi nelle foreste thailandesi. C'erano un sacco di bambini, di famiglie che ci facevano il tifo. Siamo saliti in quota in una foresta immersa nelle nubi, poi siamo scesi in mezzo a piantagioni di banano. È stato molto bello.

Prossimi appuntamenti sportivi?

Adesso voglio rilassarmi un po’, poi questo inverno ho delle gare minori. L’obiettivo del 2023 sono di nuovo i mondiali che saranno a Innsbruck.

 

Guarda l'intervista a Camilla Spagnol: