Storie di persone | 06 aprile 2022, 10:00

Isabella Paruzzo, sintesi di un talento puro

Isabella Paruzzo, sintesi di un talento puro

Quante volte capita di usare la parola “talento” a sproposito? Eppure quando ce ne si trova davanti uno, per davvero, è cristallino, sbalorditivo. A maggior ragione se quel “talento” ha solo 12 anni. Chiunque avrà l’occasione di incontrare sulla propria strada Isabella Sophie Paruzzo e il suo ukulele, non potrà fare altro se non restare a bocca aperta: è successo anche a noi (più di una volta, a dire il vero). I suoi occhi azzurri e il suo sorriso sono quelli di una ragazzina dolce e solare, ma allo stesso tempo determinata e ormai abituata anche ai grandi palcoscenici. Con lei ci sono sempre mamma Suzanne (tedesca) e, soprattutto, papà Roberto (veronese) che, come dice lei «È il mio pilastro, ma è buffo».

Come è stato imparare a suonare l’ukulele da mancina?
Non è stato così difficile all'inizio anche se adesso, che ho iniziato a studiarlo seriamente al Conservatorio di Alessandria, lo sta diventando. Ho iniziato a suonarlo prima di andare a “The Voice” (The Voice Kids Germany, ndr) durante il lockdown ed è stato fantastico.

Ti abbiamo visto a marzo a “Italia’s Got Talent” e hai mandato tutti in visibilio. Che esperienza è stata?

È stato veramente emozionante: esibirsi davanti ai giudici nel teatro di Roma è stato proprio fantastico. E poi ho cantato un pezzo abbastanza difficile (Emozioni, ndr), che però era molto importante per la nostra famiglia, perché me l’aveva fatto ascoltare mio papà. Ho fatto vedere un altro lato della mia vocalità, molto leggero. Quando salgo sul palco poi ho molta adrenalina, ma dopo mi sciolgo. Il pubblico mi dà forza.

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I quattro giudici ti hanno detto tutti “Sì”, ma chi era il tuo preferito?

Tutti in realtà. Però se dovessi sceglierne uno è Elio perché è anche nuovo nel programma ed è quello più musicale.

Dietro le quinte vediamo sempre i tuoi genitori e, soprattutto, tuo papà che si commuove sempre. Tu, davanti alle telecamere, lo hai definito buffo. Perchè?

Sì, mio papà è il mio sostegno, ma è buffo perché fa tanti scherzi e sa suonare il pianoforte in modo strano, di schiena con le mani incrociate sul petto. Però io, visto che sono sua figlia, ho preso da lui e so suonare l'ukulele al contrario sopra la testa… .

Sono abbastanza sbalordita. Ma tu scrivi anche canzoni: da dove arriva la tua vena da cantautrice?

Sicuramente dai miei genitori che sono due musicisti. La musica per me è la vita.

E nel tuo futuro cosa c’è?
Sto scrivendo dei pezzi e vorremmo fare un album. Sicuramente ci saranno in programma altri talent e, ovviamente, tanto studio.