Storie di persone | 28 ottobre 2019, 17:43

Matilde Marconi: felice per Miss Lessinia, ora sogno una mia griffe

Matilde Marconi: felice per Miss Lessinia, ora sogno una mia griffe

Ha i lineamenti del viso morbidi ed eleganti, che lasciano

intravedere o immaginare per lei un futuro roseo, di grandi soddisfazioni, nel

mondo dello spettacolo. Matilde Marconi, giovane diciottenne di Grezzana, nata

nel 2001, è la nuova Miss Lessinia. A fine agosto, a Bovolone, si è aggiudicata

il concorso di bellezza tutto veronese nato nel 1994, a Camposilvano, durante

Festa di San Carlo Borromeo, per volere del compianto fondatore Renato Rama. Studentessa

della quinta liceo artistico “Nani-Boccioni”, Matilde sogna però un futuro nella

moda, visto che l’indirizzo del triennio di specializzazione che sta

concludendo è proprio questo (e lo sarà anche per i prossimi anni

all’università) e il campo dell’abbigliamento lo osserva fin da bambina.

Matilde, partiamo

proprio dalla scelta formativa: liceo artistico, indirizzo moda. Perché?

Mi attira questo mondo, da piccolina disegnavo sempre dei

bozzetti con degli abiti addosso. Inizialmente avevo scelto il liceo artistico per

la Storia dell’arte, che è una materia che adoro, poi, dopo il biennio, ho

scelto la moda per il motivo che ho detto poco fa.

Quando hai maturato

l’idea di poter trasformare questa passione in un lavoro?

Ho iniziato a crederci seriamente grazie anche a uno stage

che ho svolto quest’estate nell’azienda Falconeri. È durato tre settimane.

Ma, la sede produttiva

di Falconeri non è ad Avio, in provincia di Trento?

Sì, facevo avanti e indietro in treno, poi un ultimo pezzo di

strada in bicicletta e arrivavo in azienda.

A che ora ti alzavi la

mattina?

Presto, davvero presto. In autobus fino a Porta Nuova e poi

su fino alla stazione ferroviaria di Ala – Avio. Ne è valsa la pena perché è

stata un’esperienza bellissima. Le ragazze dell’ufficio mi hanno coinvolto

tantissimo e mi sono sentita proprio a casa.  

Di cosa ti sei

occupata?

Mi hanno chiesto di fare molte cose. Ho visto i capi della

nuova collezione e ho potuto creare anche “piatti”, disegni di abiti che si

realizzano in maniera molto schematica. Io li faccio a mano, ma lì venivano

realizzati a computer.

Restando sempre in

ambito moda, sappiamo che hai partecipato anche a un corso di portamento…

Si, a un corso di Angela Booloni (Miss Lessinia 2005, ndr),

perché studiando moda ho voluto aggiungere un tassello importante per questa

materia. È stata proprio Angela a chiedermi se volessi partecipare al concorso

di bellezza.

Avevi mai sentito

parlare del concorso?

Sì, solo che sono una ragazza che si fa tanti problemi e non

mi ero mai esposta così tanto. Ci ho pensato un po’ e poi ho deciso di

partecipare. Fortunatamente, si è conclusa nei migliori dei modi. Ora collaboro

con Lab d’Elite, un’agenzia di Verona, e spero che possa durare, perché sarà il

mio sostegno economico per pagare l’università e l’appartamento a Milano, dove

vorrei studiare dall’anno prossimo. Ci sono tante scuole e sono tutte molto

costose.

Avresti mai immaginato

di poter vincere?

No, ho cercato di affrontare tutto con naturalezza. Poi c’erano

delle ragazze bellissime, io l’ho fatto anche per mettermi alla prova perché

sono riservata e timida e parlare in pubblico non mi viene facile. Ce l’ho

fatta ed è stato bello.

Cos’hai pensato quando

hanno pronunciato il tuo nome?

È stato stupendo, c’erano tutte le altre concorrenti che mi

hanno abbracciato. Mi sono scesi i lacrimoni, avevo la pelle d’oca.

E ora?

Ho già fatto degli scatti con il fotografo Andrea Crivellari.

Lavoro come hostess, ho fatto uno shooting e ho iniziato a fare la

co-conduttrice in un programma su Telearena, dal titolo Contropiede, con

il giornalista Alessio Faccincani.

Miss Lessinia ha

lanciato nomi importanti, a partire dalla prima vincitrice, Emanuela Morini.

Silvia Lavarini, in tempi recenti, è arrivata addirittura sul podio di Miss

Italia. È un orizzonte al quale guardi anche tu?

Non lo so…ehm, non lo so. Magari più avanti.

Ti imbarazza?

Sì, perché immagino sia un percorso molto impegnativo. Adesso

mi interessa lo studio, quest’anno ho anche la maturità.

Che persona ti reputi?

Sono sempre stata altruista e solare. Non ho filtri. Ho fatto

anche un viaggio importante in Kenia che mi ha cambiato tanto la vita. Lì mi

sono resa conto che ci sono persone che vivono in modo molto più difficile di

noi, con molte più ristrettezze economiche. Ho imparato che bisogna cercare di

essere sempre gentili con tutti perché non conosciamo il vissuto di chi ci sta

di fronte.

Quando sei andata?

Due anni fa con don Fabio, curato di Cerro. Sono andata con i

miei genitori perché avevo solo 16 anni.

I tuoi genitori cosa

dicono di questa esperienza?

Mio papà (Marco Marconi, ndr) è sempre agitato. Alle serate

di selezione era emozionatissimo. Mia mamma (Alessia Gelmini, ndr) si è

commossa, continuava a piangere ogni volta che mi vedeva sul palco. Mia mamma

mi ha aiutato molto perché è stata lei a individuare il corso di portamento da cui

è partito tutto.

Fratelli o sorelle?

Una sorella, Carlotta, di 15 anni. Tra l’altro è molto più

bella di me. Noemi Scamperle, una delle organizzatrici del concorso, le ha già

messo gli occhi addosso.

Ti piacerebbe avere

una casa di moda tutta tua?

Sarebbe bello, è dura però…però…si può fare tutto nella vita.

Avresti già il nome?

Oddio, non c’ho mai pensato, però penso di tenere il mio nome

e il mio cognome.

Matilde Marconi, si

presta come nome di una griffe…

Alta moda comunque, non prêt-à-porter.

Il tuo stile com’è?

Molto delicato, cerco di essere precisa anche se adesso non

ho molta abilità. La prenderò col tempo. Guardo tanto Chanel, Dior, ma al tempo

stesso anche qualche linea più decisa come Alexander McQueen. Non so se ho reso

l’idea.

Più o meno sì. Sono un uomo. In bocca al lupo Matilde.