Storie di persone | 11 maggio 2021, 12:57

Occhi e cuore nell'arte. Hui He, tra canto e pittura

Occhi e cuore nell'arte. Hui He, tra canto e pittura

Una vita votata alla musica, al canto, alla lirica e un talento riscoperto anche per la pittura: la soprano cinese Hui He, che abbiamo conosciuto per la sua straordinaria voce grazie alle numerose esibizioni in Arena nell’ambito della stagione estiva dedicata all’opera, ma non solo, ci ha raccontato la genesi e gli sviluppi di una passione che l’ha portata a esporre i suoi quadri in una delle più importanti Gallerie d’arte del Medio Oriente. Ma andiamo con ordine.

Ruoli di punta in innumerevoli serate liriche a Verona, nelle vesti, tra le altre, di Aida, Tosca, Cho Cho san e un cuore che riserva alla nostra (e alla sua) città un posto speciale: il primo concerto di Hui dopo il lockdown del 2020, si svolse infatti nella Basilica di San Zeno, il 15 giugno. In quei tre mesi di silenzio, l’artista sentì il bisogno di esprimere la propria vocazione non solo attraverso il canto, ma anche con l’arte pittorica: e così nacquero moltissime tele, dipinte ad acquerello, che, grazie anche agli spunti del maestro veronese Leo Ferrioli, dimostrarono una particolare sensibilità di Hui. Il suo stile attirò l’attenzione di Emma Chiaramonte, artist manager di AvA Gallery Dubai, che scelse di esporre tredici opere nella cornice del World Trade Center negli Emirati Arabi dal 7 al 10 aprile di quest’anno.

«Quando scoppiò la pandemia era come se un fuoco triste fosse divampato nel mondo - ci racconta Hui He -  una sensazione che ho cercato di trasferire nei miei primi quadri. Ho utilizzato colori molto caldi, il rosso, il viola. Pensavo a tutti i medici e gli operatori sanitari che si sono trovati a combattere in prima linea per salvare le vite di molti pazienti, talvolta sacrificando la loro. Una situazione davvero drammatica, che mi ha addolorato molto: molti dei quadri che ho dipinti sono dedicati a loro».

«Nell’ultimo anno mi sono esercitata nel canto e ho studiato tantissimo l’opera, ma devo dire che la pittura è stata una seconda via, una passione che mi ha tenuto compagnia tutti i giorni: è stata come una terapia, per ritrovare la calma e la serenità, e anche per riflettere su quanto stava succedendo. Ogni volta che iniziavo un nuovo quadro era come se la mia mano si muovesse da sola: non avevo in mente un soggetto preciso, cominciavo a disegnare e mi lasciavo trasportare dalle mie emozioni. Una volta completato, era una sorpresa anche per me vederne il risultato».

Hui ci ha raccontato di aver pubblicato le sue opere su Facebook, raccogliendo parecchi consensi: grazie a un’intervista con la giornalista Alessandra Giorda e il contatto con la gallerista Emma Chiaramonte i suoi dipinti sono entrati poi a far parte, inaspettatamente, di una delle esposizioni più importanti al mondo, il World Art Dubai appunto, come abbiamo ricordato prima.

Ora la soprano si sta preparando per nuove esibizioni operistiche, fra cui Ernani, Cavalleria Rusticana e Pagliacci, che la vedranno impegnata in prestigiosi teatri europei e, successivamente, di nuovo nella sua terra d’origine, la Cina.

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