Storie di persone | 04 gennaio 2022, 10:26

Verona e il Canada salutano il giornalista Rodolfo “Rudy” Marcolini

Verona e il Canada salutano il giornalista Rodolfo “Rudy” Marcolini

In Canada, suo Paese di adozione, era conosciuto non a caso con il nome di “Berlusconi degli emigranti”. Rodolfo (per tutti Rudy) Marcolini, classe 1935, originario di San Martino Buon Albergo, ci ha lasciati nei giorni scorsi dopo una vita dedicata alla comunicazione.

Giornalista multimediale ante litteram, dal momento che si è occupato di radio, televisione, stampa e internet, Rudy si era trasferito a vent’anni in Canada e frequentò fin da subito la comunità degli emigranti italiani. Capì che mancava una sorta di “polo comunicativo” valido per i connazionali ma pure per i canadesi e quindi allestì dapprima un’emittente radiofonica con programmi in lingua italiana collegati con la Rai (via onde corte) e con l’Ansa (tramite telescrivente), e assunse poi il ruolo di direttore responsabile e della programmazione di Télé-Italia, con un bacino di circa 300.000 italiani ed italo-canadesi del comprensorio geografico.

In pochi anni, l’emittente divenne la più importante televisione comunitaria del Québec tant’è che Marcolini, come dicevamo, venne paragonato al "Cavaliere di Arcore". Dopo nove anni si dimise e lavorò quale coproduttore dei programmi di CJNT-TV di Montréal. Il suo dinamismo lo portò a costituire una società multimediale specializzata nel promuovere prodotti veneto-veronesi, ricoprendo anche  la carica di membro del consiglio d’amministrazione dell’ospedale italiano “Santa Cabrini” di Montréal. 

E’ stato inoltre cofondatore e presidente dell’Associazione Veneti nel mondo, direttore editoriale della testata online “Marco Polo”, promotore di un carnevale veneziano organizzato a Montréal inserendovi la figura del Papà del Gnoco. Durante il mandato del sindaco Michela Sironi gli è stata assegnata la medaglia della Città di Verona.