Storie del territorio | 23 gennaio 2017, 10:04

Addio Vittorio Coin, imprenditore storico del Veneto

Addio Vittorio Coin, imprenditore storico del Veneto

Scomparso ieri a 78 anni il grande imprenditore veneto che insieme al fratello Piergiorgio aveva portato al successo l’omonimo gruppo della grande distribuzione non alimentare. Coin è stato anche  l’inventore del “negozio nel negozio”.

“Ci ha lasciato un grande condottiero dell’impresa veneta e del vero capitalismo sociale di cui questa terra è madre: con Vittorio Coin il Veneto perde non solo un veneziano appassionato, un imprenditore illuminato che ha saputo portare e far crescere in ogni parte del mondo l’impresa di famiglia, ma soprattutto un imprenditore sociale, attento e sensibile alla sanità, alla ricerca, all'università, all'editoria, allo sport e all'associazionismo. Vittorio Coin è stato in tutto e per tutto un vero ambasciatore del Veneto”. Così il presidente del Veneto Luca Zaia saluta Vittorio Coin, scomparso poche ore fa.

Uomo colto, molto riservato e profondamente legato alla sua terra d’origine, che con il fratello Piergiorgio, rese COIN uno dei maggiori gruppi italiani. Il marchio, dalla piccola bottega ambulante di Pianiga aperta dal nonno, è arrivato a contare oltre cento grandi “stores”. Il progetto partì anche grazie ad Aristide, terzo fratello, che a seguito di un dissidio familiare lasciò l’impresa che dal 1974 era guidata da Vittorio e Piergiorgio. Vittorio Coin, molto attivo nel sociale, era stato anche presidente onorario del Comitato Airc del Veneto.

Il presidente Zaia, oltre a ricordare Coin, esprime il suo cordoglio alla famiglia ricordando l’impatto che Vittorio Coin ha avuto sulla Regione, essendo erede e interprete di una secolare storia di famiglia-impresa, riuscendo a creare lavoro, occupazione e sviluppo per migliaia di famiglie venete. “Con Vittorio perdiamo il faro di una mente aperta e moderna, capace di raccogliere le sfide dell’innovazione e di scommettere sulla prima vera ricorsa dell’economia e della società: il fattore persona”.

“Un grazie vero e immenso per la sua opera. E come ci hanno insegnato gli antichi, sappiamo che il suo spirito tenace continuerà a vivere immortale in tutte le realtà che ha saputo creare e plasmare”.