Storie del territorio | 16 gennaio 2017, 11:32

Blue Monday, la bufala del giorno

Blue Monday, la bufala del giorno

La storia del “giorno più triste dell’anno”, calcolato da un’equazione matematica, di cui parlano tutti è solo una bufala.

Il Blue Monday è, secondo un’equazione matematica, il terzo lunedì di gennaio, ovvero il giorno più triste dell’anno che porta depressione e tristezza. Sono varie le versioni sull'origine di questa celebrazione malinconica, come per esempio quella dello studio dello psicologo dell’Università di Cardiff, anche se, come si può facilmente intuire, è una bufala senza nessun fondamento scientifico.

L’equazione” usata per calcolarlo, inventata da Sky Travel nel 2005 non ha il minimo senso matematico o scientifico e l’università di Cardiff ha da tempo preso le distanze dal citato Cliff Arnall, che non era esattamente uno “psicologo dell’università”, ma un tutor che lavorava in una scuola collegata all'università. Secondo la formula di Arnell si deve tener conto di fattori come “la lontananza dal Natale”, i “debiti accumulati”, “il meteo” e “il salario mensile” per calcolare il “giorno più triste dell’anno”, ma non spiega quali unità di misura bisogna usare, il meteo di che paese bisogna tenere conto. Quindi, come si può notare, non ci sono indicazioni scientifiche e precise, ma nonostante questo, la notizia del Blue Monday circola ogni anno anche su testate molto autorevoli, come ANSA e Corriere della Sera. “Il giorno più triste dell’anno” rimane, comunque, uno dei molti esempi di operazioni di marketing basate su argomenti pseudoscientifici diffusi con la complicità pigra dei media.

Sky Travel usò la bufala del Blue Monday in almeno due comunicati stampa promozionali, nel 2005 e poi ancora nel 2009, quando il numero di smentite sulla veridicità del concetto che promuoveva erano già diventate parecchie. Da allora, tuttavia, la storia del Blue Monday è diventata  una specie di rito giornalistico che si ripete ogni anno, spesso con articoli che mettono insieme questo concetto strampalato e pseudoscientifico con “consigli” per superare la depressione, una patologia psichiatrica grave che sarebbe bene trattare con serietà e rigore.