Storie del territorio | 26 marzo 2015, 18:00

Cantina di Soave: l'italianità come valore aggiunto

Sul finire di questo marzo fieristico decisamente intenso, il management di Cantina di Soave si riunisce per fare il punto della situazione. L’opinione condivisa è che, nonostante lo svolgimento dell’importante appuntamento enologico tedesco a pochi giorni di distanza, Vinitaly abbia avuto un buon esito sia in termini di presenze che di rapporti commerciali.

Le due fiere di settore si differenziano profondamente l’una dall’altra per impostazione e spirito e riescono a coesistere efficacemente, anche a distanza così ravvicinata, proprio in virtù di questa intrinseca diversità.

«E’ stato un Vinitaly certamente positivo - dichiara Bruno Trentini Direttore Generale di Cantina di Soave - il nostro Spumante Settecento33 Lessini Durello, lanciato in anteprima assoluta proprio a Vinitaly, ha riscosso moltissimo successo. Anche l’Amarone Rocca Sveva, che si è appena aggiudicato il prestigioso riconoscimento di Miglior Amarone nell’edizione primaverile del concorso internazionale Mundus Vini, ha destato grande curiosità ed è stato molto apprezzato sia dagli appassionati che dagli intenditori. Vinitaly è sempre un piacevole momento di incontro e relazione, mi auguro che in futuro il focus possa orientarsi maggiormente al business e ai rapporti commerciali in modo da far fruttare al meglio l’enorme potenziale di questa fiera».

Il management commerciale di Cantina di Soave, da parte sua, si trova concorde nel rilevare che Vinitaly si conferma un appuntamento molto importante per le aziende del vino oltre che un efficace momento di incontro e un felice esempio di italianità agli occhi del mondo.

«La kermesse enologica veronese solleva sempre molte polemiche - commenta Luca Sabatini Direttore Commerciale Estero - soprattutto quest’anno, data la prossimità temporale rispetto a Prowein. Personalmente, devo dire che, per i rapporti commerciali con l’estero, questa edizione di Vinitaly è stata certamente fruttuosa, già dalla giornata di domenica che di solito è piuttosto dispersiva e caotica. L’italianità che senza dubbio connota la manifestazione veronese, che la differenzia da tutte le altre fiere e che le procura sempre non poche critiche, secondo me è da considerare anche come un valore aggiunto. Molti dei nostri clienti stranieri infatti apprezzano Vinitaly proprio per la sua dimensione conviviale, perché sa essere anche un momento di piacere, di benessere e quindi di ispirazione».

«Vinitaly si conferma una vetrina importante per le aziende del settore - sottolinea Marco Stenico Direttore Commerciale Italia - soprattutto per quelle veronesi che giocano in casa. Dal mio punto di vista, questa edizione è stata migliore di quella passata: abbiamo incontrato una buona percentuale dei nostri clienti da tutta Italia, sia del canale tradizionale che della grande distribuzione. Per quanto riguarda nello specifico la GDO, ci tengo a evidenziare il grande successo ottenuto dal restyling della nostra linea di vini frizzanti a marchio Donè».

La Responsabile Marketing Daniela Ruzzenente, tra le novità della Cantina presentate a Vinitaly 2015 si dice particolarmente soddisfatta del Settecento33Lessini Durello, uno spumante accattivante, leggermente agrumato che ha dimostrato di soddisfare appieno alle aspettative della clientela che desidera una bollicina fresca e immediata. Un riscontro positivo per la presentazione del prodotto, confermato poi anche dalla degustazione.

Nella foto il Direttore Generale di Cantina di Soave, Bruno Trentini