Storie del territorio | 27 giugno 2013, 17:00

Centro polifunzionale di Poiano: i cittadini chiedono ascolto

VERONA - Il destino della ex scuola elementare di Poiano, divenuta centro polifunzionale quando, dopo l'apertura della nuova scuola in piazza Penne Mozze, i suoi spazi erano divenuti improvvisamente vuoti, e abbandonata da alcuni anni poiché pericolante, torna a interrogare i cittadini. Se, infatti, nel 2011 il consiglio di Circoscrizione ne aveva stabilito la ristrutturazione e confermata la destinazione d'uso, a inizio 2013 tutto è stato ribaltato, con la previsione della vendita dello spazio a privati per la realizzazione di appartamenti e negozi e la costruzione di un centro polifunzionale ex novo in via Segorte, negli spazi verdi antistanti l'attuale scuola elementare.

Molti dei cittadini di Poiano non accettano però che un cambiamento di tale portata venga deciso dalle amministrazioni senza un confronto diretto; per questo hanno creato un gruppo spontaneo, che ha chiesto e ottenuto un pubblico incontro con i politici locali e si sta impegnando attivamente per individuare proposte alternative in difesa degli spazi della ex scuola, anche attraverso una raccolta firme, tuttora in corso.

«Nel 2011, in occasione di una conferenza stampa indetta dal presidente della circoscrizione, era stato dichiarato che il piano degli interventi avrebbe portato nell'Ottava circoscrizione circa 20 milioni di euro, dei quali 1 milione di euro sarebbe finito a Poiano. Di questo milione, 600.000 euro sarebbero stati usati per la ristrutturazione della ex scuola elementare» spiega Giulio Saturni, portavoce del gruppo. «Nei primi mesi del 2013 è emersa invece l'intenzione, poiché non vi sarebbero i soldi necessari per procedere con la ristrutturazione, di vendere la scuola a privati, che utilizzerebbero l'area, già soffocata da edifici e traffico, per la costruzione di nuovi appartamenti e negozi. Il centro polifunzionale verrebbe spostato nelle aree verdi antistanti l'attuale scuola elementare, che si vedrebbe così privata di una possibilità di ampliamento che, ad oggi, sarebbe invece necessario».

Il gruppo di poianesi ha prodotto quindi una soluzione alternativa: utilizzando una possibilità introdotta proprio dall'attuale amministrazione, il cosiddetto “credito edilizio”, cioè vendendo il volume della scuola e facendo sì che nuove edificazioni con pari volume possano essere costruite non nella stessa sede, ma in altre aree già predisposte all'edificazione, sarebbe possibile ottenere la cifra necessaria per procedere con la realizzazione del centro polifunzionale nell'antica sede.

«Con la vendita fittizia del volume – spiegano – si avrebbero le risorse per sistemare il centro, lasciandolo dove si trova. La nostra proposta prevede la demolizione del vecchio stabile e la realizzazione di un edificio a un solo piano, quindi meno d’impatto a livello architettonico rispetto all’attuale, con seminterrato utilizzabile e una piazza antistante, un elemento di aggregazione che a Poiano manca. Nel piano terra verrebbero create una ludoteca e una biblioteca, oltre a spazi, anche esterni, per giovani e anziani. È chiaro che creare una struttura del genere in centro paese ha un senso, crearla decentrata, anche se di poche centinaia di metri, ne avrebbe un altro. Questa nostra proposta è stata però rifiutata a priori dalla circoscrizione, secondo la quale sarebbe impraticabile» spiega Saturni.

Quello che il comitato chiede è che la Circoscrizione valuti seriamente la proposta e ne demandi poi all'amministrazione comunale la verifica dell’effettiva fattibilità. «Se dopo un'attenta analisi dovesse emergere l'impossibilità di dare concretezza a questa proposta – chiarisce Assunta Zardini, membro del gruppo -, a quel punto non avremo più nulla da ribadire e accetteremmo la soluzione proposta dalle istituzioni».

Francesca Mauli