Alcuni forse ne sono ancora all'oscuro, ma ieri mattina nella centrale francese di Marcoule, sud della Francia, si è verificata un'esplosione che è costata la vita ad un operaio e ne ha feriti altri quattro, uno in modo molto grave, trasportato d'urgenza all'ospedale di Montpellier.
L'agenzia francese per la sicurezza nucleare ha assicurato che non ci sarebbero state fuoriuscite di radiazioni dall'impianto, e per questo non vi è nessun pericolo per le persone. Resta il fatto che dopo quello che è accaduto in Giappone, l'autorità nazionale francese ha probabilmente affrettato i tempi per gettare quanto prima cenere sul fuoco.
Questa mattina, martedì 13 settembre, l'ARPAV ha però diramato una nota in cui sottolinea che in Veneto «non sono state registrate presenze di radiazioni derivanti dall’incidente avvenuto nell’impianto nucleare di Marcoule nel sud della Francia».
Le informazioni vengono dalle misure istantanee della ‘dose gamma’ in aria effettuate a Verona e a Belluno e significative per tutta la regione. L’Agenzia controlla giornalmente la presenza di radioattività anche nelle polveri atmosferiche. Le attività dell'ARPAV si stanno svolgendo su indicazione di ISPRA e con il coordinamento di tutte le altre Agenzie. ARPAV continuerà a monitorare la situazione per i giorni a venire, con particolare riferimento ai livelli di radioattività in aria.
Matteo Bellamoli