Storie del territorio | 16 luglio 2019, 17:12

Filovia, questa mattina il tavolo tecnico di Amt su alberi, mezzi e percorso

Filovia, questa mattina il tavolo tecnico di Amt su alberi, mezzi e percorso

Questa mattina nella sede Amt si è tenuto il primo tavolo tecnico sul progetto filovia con i media. Il presidente Amt Francesco Barini insieme al responsabile unico del procedimento Carlo Alberto Voi e alla Direzione lavori hanno illustrato alla stampa i giornalisti le fasi di cantiere in atto, dall’apertura dello scorso 27 maggio fino ad oggi.

Con 8 chilometri di nuove corsie riservate che permetteranno il transito più spedito di tutti i mezzi pubblici, la Filovia è stata valutata strategica dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti quindi ammessa a finanziamento statale per il 60% dell'importo complessivo di 143 milioni di euro.

AUTOBUS ELETTRICI E FILOVIA

Una delle contestazioni più spesso avanzate durante le assemblee dai cittadini è quella di utilizzare al posto della filovia autobus elettrici.

La filovia è un mezzo “full electric”. I 39 mezzi pubblici totalmente a batteria (che pure sono full electric) non hanno una autonomia sufficiente per garantire la continuità del servizio pubblico. Non si può rischiare che il mezzo rimanga fermo a causa del basso livello di carica.

L'attuale tecnologia disponibile (batterie al titanato di litio di ultima generazione) è in grado di garantire l'autonomia di marcia per i 4 km previsti non elettrificati. Il dimensionamento e la verifica di sostenibilità si basa sul peso massimo del veicolo che non può superare determinati valori stabiliti dal codice della strada. Poiché le batterie notoriamente pesano molto, non è consentito posizionarne oltre una certa quantità.

IL CASO ALBERI

Una delle voci su cui il presidente Barini ha dato chiarezza è stato il numero di alberi interferenti con il passaggio del mezzo: sono 250 su un totale di 60 mila alberi. Due le piante salvate in via Fra’ Giocondo, senza contare l’assenza di nidi verificata tra la sera del giorno 11 e l’alba del 12 luglio.

Tutti i 250 alberi sono pini marittimi, con radici che si sviluppano sulla superficie e rovinano il manto stradale creando disagi a ciclisti, passeggini e disabili. Per ogni albero rimosso verrà ripiantata una essenza più giovane.

Anche nel caso di interferenza delle piante con la posizione di pali o banchine, Amt cerca di evitare lo spostamento del verde verificando caso per caso - e con il supporto di un esperto forestale - la possibilità di spostare il palo o la banchina fino ad un massimo di 1 metro. La decisione rientra in un protocollo d’intesa del Settore Giardini Comune di Verona, che stabilisce in ogni caso la rimozione di alberi malati, non autoctoni o pericolosi per i cittadini.

I pali di sostegno delle linee aeree di alimentazione elettrica sono presenti solo nelle tratte di percorso esterne al centro storico, partendo da Ca’di Cozzi e San Michele si interromperanno rispettivamente in Piazzale Stefani e Via Zeviani per riprendere alla Stazione Porta Nuova.

Amt ha confermato inoltre che in via XXIV Maggio non è prevista la linea di trazione aerea e nessuna banchina di fermata, quindi non sarà necessario procedere alla rimozione del verde. Nella stessa via, come in via Pisano e via IV Novembre, la filovia funzionerà senza bretelle. In questo caso il cantiere riguarderà solo il cavidotto stradale, con la fresatura dell’asfalto.

CANTIERI MOBILI

I cantieri per la realizzazione della filovia funzionano poi come dei cantieri “mobili”. Sono cioè sviluppati per tratte e sottotratte al cui interno sono avviate gradualmente diverse porzioni di cantiere.

Per esempio, su via Dolomiti e via Marmolada la tratta è lunga 3.200 metri, da Verona est fino a via Zeviani. I lavori quindi partono da Verona est fino a via Unità d'Italia, dove si sviluppano per sei mesi. Nessun cantiere si viene a trovare fermo o in stato di abbandono, gli operai proseguono nelle vie adiacenti, garantendo gli accessi pedonali e i passi carrai ( prima dal lato dei numeri civici dispari, poi quelli pari).

L'unico obiettivo è proprio quello impattare il meno possibile sulla cittadinanza, creando meno disagi a chi abita e lavora, ma garantendo anche all’Ati una produttività congrua alle previsioni contrattuali per la realizzazione della Filovia nei tempi richiesti (sarà infatti operativa a gennaio 2022).

IL CALENDARIO

Da giovedì 18 luglio per 10 giorni sarà avviata l'attività di cantiere lungo via Paganella (San Michele) per la realizzazione del cavidotto di collegamento alla futura sottostazione elettrica.

Inizieranno invece lunedì 22 luglio le indagini Georadar per la valutazione del rischio bellico lungo via Città di Nimes e viale Ludovico dal Cero. Nessun intervento di scavo per ora; i rilevamenti saranno eseguiti per circa 15 giorni nella fascia dalle 20 alle 6 del mattino. Sarà il primo passo del cantiere che entro due anni porterà all'unone dei due sottopassi separando il traffico privato sotterraneo dalla viabilità pubblica di superficie.

Per quanto riguarda la zona Stadio, nelle prossime settimane proseguirà il cantiere in via Palladio, al fine di realizzare le opere del canale stradale.

Le attività avranno una durata di circa 6 mesi e verranno eseguite per fasi. Sarà mantenuto il doppio senso di marcia. Le tratte interessate di via Palladio sono comprese tra via Fra' Giocondo - via Albere e tra via Albere - Piazzale XXV Aprile.