Storie del territorio | 14 dicembre 2013, 14:47

Il baffo che fa la differenza

Il baffo che fa la differenza

Ogni anno, a novembre, migliaia di uomini si fanno crescere i “mustacchi” aderendo all’iniziativa proposta da Movember, un’organizzazione di beneficienza indipendente e globale impegnata nella raccolta fondi per la lotta al tumore alla prostata e dei testicoli.

Se nel mese di novembre vi capitasse, come è capitato a noi, di entrare in locale o in un luogo pubblico e di trovarvi di fronte, anche per strada, a dei ragazzi che mettono in mostra orgogliosamente i loro mustacchi, o se preferite, i loro baffi, chiedetegli se sono dei Mo Bro. Tranquilli, non è un’offesa. Alcuni di loro vi guarderanno in modo strano, altri vi sorrideranno e vi risponderanno di sì.

Ma chi sono i Mo Brothers? I fratelli di baffi sono uomini o ragazzi che aderiscono all’iniziativa internazionale proposta dalla Movember Foundation Charity, un’organizzazione benefica australiana impegnata dal 2003 nella raccolta fondi e nell’opera di sensibilizzazione sulle tematiche legate al cancro della prostata e dei testicoli e all’igiene mentale.

I Mo Bro si iscrivono su Movember.com e iniziano l’avventura del loro Mo (moustache) trovandosi all’appuntamento del 1 “Movembre” con il volto perfettamente rasato. Per tutto il mese daranno prova di generosità e altruismo caricando sul sito le foto del proprio impegno e facendo una piccola donazione, diventando per trenta giorni veri e propri testimonial di questa grande campagna di sensibilizzazione.

Anche le donne, le Mo Sisters, posso contribuire alle donazioni attivando il passaparola anche tra il genere femminile. La fondazione nata a Melbourne dieci anni fa, oltre a promuovere iniziative di sensibilizzazione, finanzia, come dicevamo, anche progetti di prevenzione e ricerca sul cancro alla prostata. Nel 2012 sono stati raccolti oltre 113 milioni di dollari in tutto il mondo, mobilitando più di 1 milione di attivisti, per finanziare un programma di ricerca globale che riunisce diversi centri in diversi paesi del mondo e permette ai ricercatori di lavorare insieme e scambiarsi informazioni e risorse. Sempre con i fondi raccolti sta nascendo Promoveo, un social network simile a Linkedin che ha lo scopo di mettere in contatto medici e organizzazioni impegnate in prima linea alla lotta contro il tumore.

L’idea di attivare gli uomini chiedendo di farsi crescere i baffi è la chiave del successo di questo movimento che ha come motto Changing the face of Men’s health, cambiare il volto della salute maschile. E il cambiamento in effetti sembra esserci: il 70% dei partecipanti alla campagna nel 2012 ha raccontato di avere discusso con amici o conoscenti di temi riguardanti la salute maschile, mentre il 20% si è recato dal medico per un controllo. Un buon risultato se si pensa che, da statistica, gli uomini siano il 24% meno inclini ad andare dal medico, rispetto alle donne.

Nel 2013 la campagna, già attiva in 21 Paesi, è entrata ufficialmente anche in Italia. Noi ne siamo venuti a conoscenza per la prima volta al Chievo, in località Sorte, entrando in un grazioso locale gestito da Katia Zantedeschi, una giovane e intraprendente ragazza veronese che ha accolto la proposta di un suo amico Mo Bro di allargare la conoscenza di Movember anche tra gli altri frequentatori dell’Osteria Barucchi. Ne è nata una serata divertente, tra giovani, che è diventata al tempo stesso un momento di riflessione su un tema di cui si parla ancora troppo poco.