Storie del territorio | 15 febbraio 2014, 11:06

Il gioco cancella i confini

Il gioco cancella i confini

Si chiama Cultural Interaction and Childood Games Project, ed è un'iniziativa europea che vede impegnate quattro nazioni: Italia, Slovacchia, Turchia e Polonia. I nostri rappresentanti sono dell'Istituto Comprensivo di Bosco Chiesanuova, a Verona. Siamo andati a scoprire di cosa si tratta.

Tutto parte dal Polo Europeo della Conoscenza, che lo scorso aprile ha dato il via ad un progetto molto interessante. L'obiettivo? Aiutare i ragazzi della scuola secondaria a formare una propria cultura europea dell'integrazione attraverso il gioco tradizionale. Ciascuna delle quattro nazioni che hanno aderito propone alle altre i giochi culturali nazionali, in un percorso biennale fatto di incontri nei vari Paesi partecipanti partito a novembre 2012 e prossimo a concludersi il prossimo aprile. Soddisfazione tutta scaligera il fatto che la rappresentanza azzurra sia veronese, perché l'Istituto Comprensivo italiano coinvolto è quello di Bosco Chiesanuova con le classi delle secondarie di Cerro Veronese e, appunto, di Bosco.

Trattandosi di un progetto Comenius, oltre agli insegnanti, anche gli studenti sono coinvolti in prima persona. Periodicamente, assieme ai professori accompagnatori, sono ospitati a turno in una delle nazioni partecipanti, ma «l'attività non si esaurisce nei momenti di incontro», come ha spiegato Silvia De Carli, una delle insegnanti portabandiera di questa iniziativa. «Oltre ai viaggi, i ragazzi hanno lavorato alla scelta dei giochi, alla creazione del logo, alla strutturazione di un sito e all'accoglienza stessa degli studenti esteri. Difatti sono le famiglie ad ospitare i ragazzi, sia qui in Italia che negli altri Paesi».

Per rappresentarci è stato scelto in modo particolare lo S-cianco, a cui sono legati i ricordi di tanti papà e nonni, ma non è il solo. «In realtà» ha proseguito la professoressa De Carli, «il solo gioco è marginale ai fini della costruzione della cittadinanza europea. È il pretesto per far incontrare le culture, aprire il dialogo e coinvolgere intere comunità». A dimostrarlo in piena regola è stata l'accoglienza che è stata organizzata a Cerro e Bosco quando è toccato all'Italia ospitare le altre Nazioni. Oltre ai giochi, l'Istituto ha organizzato una gita a Verona, ha attivato la collaborazione dell'Associazione Giochi Antichi donando un CD con le canzoni tradizionali del Tocatì, ha preparato un'accoglienza speciale grazie alla scuola primaria e poi ancora ha messo in piedi gite in Lessinia grazie alle Guardie Forestali, oltre all'immancabile cena per tutti offerta dal Gruppo Alpini di Cerro.

Dal 19 al 23 febbraio toccherà nuovamente ad una rappresentanza degli studenti italiani partire per Spišská Nová Ves, in Slovacchia, dove si incontreranno con altrettante rappresentanze turche, polacche e ovviamente slovacche. I ragazzi protagonisti di questo viaggio sono scelti in base alle competenze con l'inglese e al loro comportamento, un motivo in più per spingerli all'impegno costante anche nelle attività scolastiche di tutti i giorni. E possiamo essere sicuri che quando il prossimo aprile, in Polonia, andrà in scena il gran finale di questo progetto, magari qualche amicizia internazionale continuerà anche dopo la scuola.