Storie del territorio | 14 febbraio 2019, 16:42

La Ciclopista del Sole passa anche da Verona

La Ciclopista del Sole passa anche da Verona

Un sopralluogo inusuale, a bordo di una bici, quello che si è svolto stamattina sulle strade della città per esaminare il tracciato della cosiddetta "Ciclopista del Sole", la strada ciclabile che partirà da piazza Bra per proseguire sulle Regaste San Zeno, fino alla pista ciclabile sul canale Camuzzoni, per arrivare a Sona attraverso San Massimo e Cason.

A bordo delle due ruote gli assessori all’Ambiente Ilaria Segala e ai Lavori pubblici Luca Zanotto che hanno accompagnato tecnici e progettisti sull’ipotetico tratto di ciclopista di competenza comunale. Ad esaminare il percorso insieme agli assessori, oltre ai tecnici della Regione, anche i professionisti incaricati della progettazione complessiva dell’opera, commissionata dalla città capofila Bologna, l’architetto Roberto Cavallin dello studio Cavallin e Associati, e il geometra Giuseppe Gazzin dello studio tecnico associato Agriplan, entrambi di Padova.

Un progetto ambizioso che, solo pochi giorni fa, aveva riunito in municipio l’incontro tra i Comuni veronesi interessati dal tracciato per il completamento della ciclopista che, una volta realizzato, collegherà direttamente Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna. Il Veneto, in particolare, è interessato dal progetto per una ventina di chilometri, tre dei quali nel territorio veronese. Proprio su questi si è concentrato il sopralluogo di questa mattina, per valutare la fattibilità dell’opera e puntuali modifiche per garantire la migliore continuità e fluidità del percorso.

Tra queste, l’eliminazione del tratto via Galliano -via San Marco –via Manzoni, sostituito dal tragitto che da piazza Corrubbio va su corso Milano fino al canale Camuzzoni, riqualificando alcuni punti della ciclabile di Corso Milano. Soprattutto, si è deciso di privilegiare la soluzione del percorso ‘alto’ sulle Regaste San Zeno, anziché quello a ridosso della strada, ristrutturando gli scivoli esistenti. Una scelta a vantaggio di tutti i ciclisti, in particolare dei turisti, che potranno godere della vista di Castelvecchio e dell’ansa del fiume Adige. Per lo stesso motivo il percorso passerà davanti alla basilica di San Zeno. Lo studio tecnico dell’opera, che sarà pronto entro fine aprile, darà una risposta anche sul suo costo complessivo. Una volta definitivo, il progetto sarà oggetto della richiesta di fondi ministeriali. Il tracciato veronese dovrebbe essere finanziato per metà dallo Stato e per metà dalla Regione.

I sopralluoghi di tecnici e progettisti proseguono nei prossimi giorni negli altri Comuni delle tre regioni in cui passa la ciclopista. L’obiettivo è arrivare ad una sintesi condivisa da sottoporre al più presto al Comune di Bologna in quanto città capofila del progetto.