Storie del territorio | 15 febbraio 2016, 17:35

La montagna veronese conduce alle nevi mondiali

La Lessinia è ancora una volta protagonista nello sci di fondo. Dopo l'epopea dei fratelli Valbusa è il turno di Lucia Scardoni delle Fiamme Gialle, quest'anno presenza stabile in Coppa del Mondo, e Debora Roncari dei Carabinieri, sugli allori agli ultimi Campionati Italiani Sprint di Fiera di Primiero.

Un luogo comune è che lo sport sia innanzitutto divertimento. Il giovamento interiore che si prova nel fare attività fisica, tuttavia, è un traguardo così alla portata che c'è chi sente il bisogno di alzare continuamente l'asticella in una sfida a sé stesso. Chi meglio può saperlo di atleti che si allenano per mesi al freddo e al gelo, addirittura andandoselo a cercare qualora non sia a portata di mano?

In una sua celebre frase, la campionessa Stefania Belmondo disse: «Ho imparato a guardare alla meta e a conquistarla con sacrificio». Pur essendo dotata solamente di modesti rilievi, in provincia di Verona lo sci di fondo vanta una grande tradizione e, tra anni Novanta e Duemila, pure risultati invidiabili grazie agli atleti fuoriusciti dagli sci club della Lessinia. Dopo le invidiabili carriere dei fratelli Fulvio e Sabina Valbusa, altre due atlete della montagna veronese si stanno guadagnando poco a poco, spinta su spinta, le luci dei riflettori.

Debora Roncari (C.S. Carabinieri) e Lucia Scardoni (G.S. Fiamme Gialle) sono state ambedue protagoniste agli ultimi campionati italiani di velocità a Fiera di Primiero, classificandosi rispettivamente prima (con Gaia Vuerich) e terza (con Greta Laurent) nella gara team sprint.

Lucia Scardoni, classe '91 originaria di Bosco Chiesanuova, la stagione scorsa ha compiuto un'imprevista cavalcata in OPA Cup. Nel circuito di gare per atlete in rampa di lancio dell'arco alpino, la finanziera cimbra ha trionfato in classifica generale con 4 vittorie e 5 altri podi su 14 gare. Questo le ha consegnato il privilegio di poter partecipare al primo periodo della Coppa del Mondo 2015/16 senza dipendere dai criteri FISI e dalle convocazioni dei tecnici azzurri.

In questa stagione la Scardoni è andata a punti già tre volte, a Ruka, Obertsdorf e Dobbiaco, arrivando nelle "top 20" nelle due sprint a tecnica classica, quella a lei più congeniale. E, impresa di pochi giorni fa, il successo ai Campionati italiani assoluti di Padola di Comelico (BL), il 31 gennaio, che la rilancia in vista delle prossime gare di Coppa del Mondo.

Il primo posto agli italiani sprint, invece, ha parzialmente compensato una stagione partita in salita per Debora Roncari. L'atleta dei Carabinieri, di un anno più giovane della Scardoni, ha subito un'operazione che le è costata la presenza nel periodo autunnale, il più importante per preparare la stagione. Per la mancanza di neve di questo periodo Debora è costretta a viaggiare continuamente in cerca di strutture dove allenarsi, spesso dovendo investire su sé stessa visti i costi non irrisori.  Questo non le ha impedito di spiccare nel bellunese e di essere attualmente terza in Coppa Italia, un trampolino di lancio per la OPA Cup e per altre partecipazioni nella coppa più importante.

Lo sci di fondo è sicuramente una delle discipline che più obbliga gli atleti ad avere forti motivazioni per resistere alle intemperie e alla fatica. Tanti sacrifici, insomma, e una tenacia che Lucia e Debora mettono sugli sci quotidianamente, macinando quei freddi chilometri che le separano dalla tanto agognata meta.