Storie del territorio | 13 aprile 2014, 17:00

La vicenda Ca’ del Bue alle battute conclusive

SAN MARTINO BUON ALBERGO – La guerra per la realizzazione dell’inceneritore di Ca’ del Bue continua, arricchendosi di un nuovo capitolo, forse l’ultimo della lunga e dibattuta querelle. Il muro innalzato dai sindaci di San Martino Buon Albergo, San Giovanni Lupatoto e Zevio, contrari all’attivazione dell’inceneritore, sembra aver fatto breccia nell’opinione dell’assessore regionale all’Ambiente Maurizio Conte.

L’assessore, in attesa del definitivo via libera del Consiglio Regionale, ha recentemente dichiarato che non saranno realizzate nuove discariche, preferendo esaurire quelle già esistenti, fugando i dubbi riguardanti l’attivazione di Ca’ del Bue, definendolo non sostenibile da un punto di vista economico e rimandando la decisione finale ad Agsm.

In attesa della decisione finale sulla questione, il sindaco di San Martino Buon Albergo, Valerio Avesani, ha dichiarato: “Per noi sindaci la presa di posizione dell’assessore regionale all’Ambiente, contrario all’attivazione dell’inceneritore di Ca’ del Bue, è una vittoria importante e dà un senso alla lotta che le nostre amministrazioni comunali stanno portando avanti da anni con il sostegno dei cittadini.”

Proseguendo Avesani ha sottolineato: “se si è arrivati a questo risultato è stato grazie alla pressione del fronte dei sindaci, formato inizialmente dal sottoscritto, da Fabrizio Zerman di San Giovanni Lupatoto e Paolo Lorenzoni di Zevio, a cui sono subentrati Federico Vantini e Diego Ruzza, con i quali abbiamo dimostrato alla Regione, come sostenevamo già dal lontano 2009, che non ci sono sufficienti rifiuti per realizzare l’inceneritore. Inoltre si sono rivelati determinanti per avvalorare la nostra tesi, alcuni studi che abbiamo presentato recentemente alla Regione”.

Avesani invita Agsm a “voltare definitivamente pagina e a guardare veramente al futuro. La raccolta differenziata spinta è un’ottima pratica, che ha permesso di aumentare la percentuale di differenziazione, riducendo la parte di rifiuto solido urbano da lavorare, da perseguire necessariamente con ulteriore impegno e determinazione. Agsm deve informarsi sulle alternative molto più innovative e a basso impatto ambientale rispetto all’inceneritore, i cosiddetti Piani Ambientali Integrati, che sono presenti sul mercato e che vengono già attuati in Europa. La società strumentale del Comune di San Martino Buon Albergo, Archimede Servizi, è già due anni che sta effettuando delle ricerche sulle nuove tecnologie che vengono adottate all’estero”.

Conclude Avesani: “in attesa che venga definitivamente messa la parola fine sull’inceneritore, la nostra amministrazione dà la propria disponibilità a collaborare per individuare nuove tecnologie in grado di migliorare la raccolta differenziata”.

Marco Nicolis