Storie del territorio | 05 ottobre 2015, 11:43

MARMOMACC, NUOVO RECORD PER LA 50ª EDIZIONE: 67MILA VISITATORI (+3%) DA 150 NAZIONI

MARMOMACC, NUOVO RECORD PER LA 50ª EDIZIONE: 67MILA VISITATORI (+3%) DA 150 NAZIONI

Marmomacc, il più importante salone mondiale dedicato al business e alla cultura del marmo, ha chiuso quest’anno la sua 50° edizione all’insegna della crescita.

I numeri parlano chiaro, con un +3% di visitatori rispetto all’anno scorso, 67mila operatori specializzati e la riconferma dell’importanza del settore estero: gli arrivi degli stranieri, infatti, hanno segnato un aumento del 9%, configurandosi come il 57% del totale, in rappresentanza di 150 nazioni, 5 in più rispetto alla precedente edizione.

La manifestazione si conferma polo globale per l’industria di marmi, graniti, pietre, macchinari e tecnologie di lavorazione, grazie alla presenza di 1.524 aziende (per oltre 77mila metri quadrati espositivi), di cui 936 straniere da 55 paesi, con il debutto di Albania, Bosnia Erzegovina, Camerun, Georgia e Venezuela.

Segno positivo anche sul fronte delle delegazioni commerciali organizzate, arrivate quest’anno da 55 stati, 11 in più dello scorso Marmomacc.

Come ha dichiarato Ettore Riello: «Questo risultato rappresenta una doppia soddisfazione. In primo luogo, per aver centrato tutti gli obiettivi che ci eravamo posti per la 50ª edizione in termini di qualificate presenze espositive, delegazioni commerciali e operatori professionali, con aumenti su tutta la linea che hanno contribuito a creare sia per i nostri clienti, sia per Veronafiere, importanti e nuove opportunità di sviluppo commerciali e partnership.

La seconda, per aver dimostrato al Governo di aver visto giusto nel credere nello strumento fieristico come asset fondamentale con le proprie rassegne di alto livello, per il business delle PMI, con particolare riguardo all’export, ed aver inserito, per i riconosciuti risultati ottenuti in cinquanta edizioni e l’alto tasso di internazionalità, Marmomacc nel Piano per la promozione straordinaria del Made in Italy, attraverso un articolato progetto che ha avuto come protagonisti ICE-Italian Trade Agency e Confindustria Marmomacchine».