Storie del territorio | 18 novembre 2013, 17:00

'Ndrangheta potentissima. Il Papa l'uomo della speranza

<italic><a href="https://www.facebook.com/media/set/?set=a.10151964984432367.1073741851.282916267366&type=3">GALLERIA FOTOGRAFICA COMPLETA DELLA SERATA</a></italic>

Un incontro intenso e ricco di significati. Ieri sera nella Sala Bodenheim del Centro culturale Eugenio Turri di Grezzana, davanti a un centinaio di persone, Nicola Gratteri e Antonio Nicaso hanno presentato il loro ultimo libro, edito da Mondadori, dal titolo Acqua Santissima – La Chiesa e la ‘Ndrangheta: storie di potere, silenzi e assoluzioni.

Nicola Gratteri è Procuratore aggiunto della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Calabria, è impegnato in prima linea contro la 'Ndrangheta e vive sotto scorta dall'aprile del 1989. Nicaso è un giornalista, storico delle organizzazioni mafiose, che da anni abita in Canada e insegna nell’Università del Vermont, negli Stati Uniti.

Un incontro intenso, dicevamo. Non capita tutti i giorni di trovarsi a tu per tu con persone che da anni mettono a repentaglio la propria vita per un’idea di bene comune. Si è parlato di religiosità e di fede, in quanto «gli ‘ndranghetisti sono molto credenti e pregano tantissimo, convinti di essere nel giusto», di collusioni tra uomini di chiesa, amministratori locali e uomini della malavita calabrese, «questi ultimi in grado di operare da oltre 150 anni, anche al Nord, grazie al “supporto” dei primi», e di uno Stato, l’Italia, che andrebbe completamente stravolto ripartendo da una riforma della giustizia che «si potrebbe fare e che in cinque anni ridurrebbe il 60 per cento della forza delle organizzazioni malavitose presenti nel nostro Paese, ma che non viene fatta perché richiederebbe troppo “coraggio”».

Quel coraggio, e quella speranza che i due autori ripongono nella figura di Papa Francesco, «un uomo estremamente coerente che è arrivato in uno dei momenti più bui della storia recente della Chiesa e che sta rivoluzionando il sistema non soltanto accendendo l’entusiasmo tra i fedeli, ma scardinando i giochi di potere all’interno dei palazzi vaticani».

«Una presa di posizione forte e coraggiosa la sua che potrebbe mettere a rischio la sua stessa incolumità perché sta toccando poteri forti di vere e proprie lobbies economiche che operano anche nelle potentissime sfere malavitose delle mafie» hanno concluso Gratteri e Nicaso.

Un approfondimento dell’incontro sarà pubblicato sul prossimo numero di Pantheon di dicembre.

Matteo Scolari