Storie del territorio | 21 gennaio 2019, 18:44

"Operazione verità", Croce chiarisce le spese di Agsm

"Operazione verità", Croce chiarisce le spese di Agsm

Da oltre 4 milioni e 200mila euro a poco più di un milione e 100mila. Questi i tagli rivendicati da Agsm durante la conferenza stampa di oggi sulle spese per sponsorizzazioni, liberalità e pubblicità.

"Operazione verità", l'ha chiamata il presidente di Agsm Michele Croce. Bersagliato nelle ultime settimane dalle critiche sulle spese dell'ente, in particolare per i festeggiamenti dei 120 anni, Croce ha voluto mettere in chiaro il percorso di revisione delle spese attuato nell'ultimo anno. "Non tollereremo più che vengano dati numeri non veri" ha sottolineato.

Nel passato esercizio sono stati deliberati progetti e programmi per 1,131 milioni di euro, con una contrazione del 76,6 per cento rispetto ai 4,261 milioni di euro deliberati nel 2017. In termini monetari, si è trattato di un risparmio di 3,129 milioni di euro.

"Avevamo promesso che avremmo fatto ordine – sottolinea Michele Croce, presidente di Agsm Verona – ed è quello che abbiamo fatto, cercando di coniugare la razionalizzazione necessaria con la qualità degli interventi che abbiamo deciso di sostenere".

Con i propri contributi Agsm dava però linfa vitale a molte realtà sportive e di volontariato. Ora, come evidenzia Croce, nonostante l'ammontare dei contributi sia calato in senso assoluti, le voci relative al sociale e allo sport hanno visto un aumento della propria percentuale sul totale.

"Va sottolineato come il supporto di Agsm Verona sia indispensabile per il proseguimento delle attività di centinaia di associazioni veronesi, associazioni che si occupano dalla formazione dei nostri ragazzi all'assistenza ai nostri anziani, al mantenimento delle tradizioni, al pieno inserimento dei nostri concittadini con disabilità, alla promozione della cultura, alla tutela del patrimonio della nostra città. Cito, a mero titolo di esempio, i 9mila giovani atleti veronesi che sosteniamo, mille e 200 dei quali con disabilità, e i quasi 2mila agenti delle forze di polizia che abbiamo addestrato ed abilitato all'uso dei defibrillatori".

Rispetto alle critiche ricevute, Croce afferma: "Su questa azione di Agsm sono state scritte – aggiunge Michele Croce – molte falsità, e questo in un momento delicato per l'azienda quale l'avvicinarsi della cessazione del mercato tutelato e la crescita esponenziale della concorrenza da parte di moltissimi operatori".

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