Storie del territorio | 18 giugno 2013, 17:00

Settore auto: dati allarmanti ma grande speranza

Tra i tanti settori colpiti dalla crisi vi è certamente anche quello automobilistico. La crisi in questo settore si è sentita in modo più significativo quest'anno.

In particolare il maggio 2013, dato allarmante, è stato il più basso per via di vendite dal 1993 (-5.9%). Questi i dati pubblicati dall'Acea e resi noti dall'ANSA ieri, 18 giugno: il mercato dello scorso mese in Europa ha chiuso in negativo con 1.083.430 vetture contro le 1.151.531 del 2012.

Per quanto riguarda il mercato automobilistico italiano il mese si chiude a quota -8%. L'unica consolazione, per modo di dire, è che non è il paese peggiore in Europa, infatti la Germania chiude al -9.9% e la Francia al -10.4%. L'unico paese che rimane “a galla” è la Gran Bretagna che guadagna l'11%.

Per quanto riguarda i gruppi automobilistici rimane in testa la Volkswagen con -2.8%. Male in Italia per il gruppo Fiat che cala del -6.6% che compensa però con le vendite in Francia, Regno Unito e Spagna.

Nonostante tutto ciò la speranza di una ripresa per il futuro non manca: allo scorso Automotive Dealer Day (dal 14 al 16 maggio a Verona) è stata registrata un'ampia partecipazione, segno di una volontà da parte dei concessionari di cambiare. «Nonostante la crisi dell'auto, il settore si dimostra compatto e scommette sul futuro mettendo a punto nuove strategie per affrontare con un approccio positivo e costruttivo la forte contrazione del settore» commenta così Tommaso Bortolomiol, manager di Quintegia (società fondata nel 2003 che svolge attività di ricerca, eventi e formazione per i diversi operatori del settore automobilistico ndr).

Mauro Ferrari al convegno gruppo componenti ANFIA svoltosi lo scorso 7 maggio a Torino, commenta così il problema: «Tre delle leve fondamentali per il successo consistono nel continuare a puntare su creatività e innovazione di prodotto e di processo».

Mattia Zanini