Storie del territorio | 15 luglio 2015, 16:01

Cambio di tendenza per la grande distribuzione. Intervista a Davide Quaglini, consulente commerciale

La spesa secondo i single e per la grande distribuzione      

 Fare la spesa per il single è spesso un'attività ludica, che porta a scorazzare allegramente tra gli scaffali del supermercato e ad acquistare più per impulso che per reale necessità. Tuttavia, a fronte dei continui tagli agli stipendi e alle spese che salgono l’attenzione sale e la spesa si trasforma in un rebus per risparmiare cercando di trovare l’offerta migliore che non si chiama di certo “formato famiglia”. Per affrontare la questione abbiamo parlato con Davide Quaglini, consulente commerciale settore food da oltre dieci anni, che ci ha spiegato i mutamenti del mercato alimentare in Italia a fronte del “cambio tendenza” dettato proprio da fattori socio-economici, alla base dei cambiamenti e delle evoluzioni nel medio e nel lungo termine.

 

Com’è cambiata la grande distribuzione in Italia negli ultimi dieci anni?

In termini di consumi agro-alimentari, il forte invecchiamento della popolazione italiana sta determinando un condizionamento delle diete legate alle esigenze di salute proprie della popolazione più anziana e l’attitudine verso cibi più sicuri e più salubri. Questo implica la centralità delle scoperte scientifiche fatte o in via di studio proprio in questa direzione, come ad esempio quelle per produrre prodotti su misura (novel food), prodotti leggeri (light) e prodotti con funzioni terapeutiche. Inoltre, la forte presenza dei single, il diffondersi di un nuovo modello familiare, l’affermazione di un nuovo stile di vita, generato da tempi molto frenetici, dall’inserimento della donna nel mondo del lavoro, ha favorito il maggior consumo di alimenti fuori casa e il consumo di cibi monodose o precotti e proprio a fronte di questi il mercato si sta muovendo.

In che modo?

L’aumento del numero dei single e delle famiglie mononucleari ha introdotto la produzione di confezioni monodose, con particolare attenzione ad alimenti di tipo estetico per il mantenimento corporeo, per questo motivo è cresciuta anche la richiesta di prodotti cosiddetti leggeri o light, quali ricostituenti, bevande energetiche, integratori di fibre e barrette sostitutive dei pasti. Tra i prodotti con un alto valore aggiunto e alto valore di servizio, richiesti dai single, ma non solo, sono poi inseriti i cibi precotti e surgelati e tutte le preparazioni gastronomiche fresche, in altre parole pronte per essere consumate. Sempre più spesso i supermercati, infatti, si rivolgono a veri e propri chef per proporre al cliente prodotti pronti e caldi di ottima qualità e il consumatore, specialmente single, è sempre più disposto a spendere un sovraprezzo per questa categoria di prodotti che costituiscono un segmento importante del fatturato dell’industria alimentare. L’affermarsi di queste produzioni è collegato anche al più generale fenomeno della diminuzione del tempo disponibile da dedicare alla preparazione dei pasti, fattore da sottovalutare.

Su quest’onda stiamo poi assistendo a un ritorno alle abitudini di acquisto dei nostri nonni. Mi riferisco alla vendita di prodotti sfusi e alla spina. Cosa ne pensa?

 Questa modalità di vendita accontenta certamente le persone che vivono da sole e che possono comprare quanto basta per soddisfare piccole esigenze, godendo di un prodotto fresco e senza riempire la credenza di cibo che rischierebbe di scadere. Da non sottovalutare poi la filosofia della lotta contro gli sprechi alimentari sempre più in voga e tanto amata dalle nuove generazioni.  Inoltre, il produttore tramite questo sistema può permettersi di garantire qualità e freschezza dei prodotti. Lavoro da diversi anni per un’azienda che opera nel mercato alimentare, tra materie prime per pasticceria, panetteria e gelateria e anche qui i cambiamenti, per accontentare la clientela e andare incontro alle loro esigenze, non sono mancati. Siamo passati per esempio a preparare sacchetti di pane da formato famiglia, cinque chili, a formati single, un panino; disponendo prodotti in vaschette con misure più ridotte e specializzandoci sempre più nel finger food (ndr piccoli stuzzichini da mangiare con le mani o con l'ausilio di bastoncini) studiati come coppette o formati monoporzione con ricette diverse per accontentare i gusti di tutti.