Storie del territorio | 06 luglio 2020, 11:31

La poesia della Lessinia e dei suoi alpaca

La poesia della Lessinia e dei suoi alpaca

Questa estate sarà un turismo di prossimità, ci dicono, a creare i nostri ricordi. Mete vicine, che ci troviamo a riscoprire assieme alla meraviglia che proprio lì c’è, sempre. Tra i tanti luoghi dove questa meraviglia diventa viva c’è anche Selva di Progno, dove da anni la famiglia Rama si prende cura con rispetto e attenzione dei tanti baby alpaca e lama, i teneri camelidi provenienti dalle Ande, che hanno trovato casa anche tra i nostri Lessini. Da qualche tempo, tra le varie attività proposte è possibile passeggiare tra i pendii della Lessinia a fianco di Luigi, l’alpaca dallo sguardo vispo, o del piccolo e curiosissimo Cristiano. «Volevamo creare delle occasioni per permettere a chiunque di ricostruire un contatto diretto con la natura», ci racconta Enrico, titolare assieme al padre Domenico dell’azienda. «Abbiamo pensato quindi a tre percorsi di trekking di diversa durata e difficoltà per passeggiare tra il verde delle nostre montagne assieme a questi animali così miti e socievoli».

PASSEGGIATE MA NON SOLO

Il percorso verde, adatto a grandi e piccoli per la sua facilità, sembra essere il favorito: due ore tra il vivido verde dei Lessini a spasso con Enea, Ferrero e Valentino, e sotto la premurosa guida della famiglia Rama e di Chiara, specializzata in pet therapy e Interventi Assistiti con Animali. Oltre ai trekking organizzati ogni fine settimana, e sempre gestiti con vera cura e attenta ospitalità, è possibile anche visitare l’allevamento e i suoi sofficissimi ospiti a quattro zampe, adottare un alpaca o acquistare le trapunte confezionate con la pregiata fibra che si ricava dalla tosatura annuale. «Abbiamo tanti ospiti che arrivano anche da fuori regione, magari da grandi città in cui la natura spesso si vede solo da lontano. Dopo poche ore di trekking, trascorse a camminare in mezzo ai boschi, i benefici sono tanti e anche gli animi più tesi si placano: i nostri alpaca aiutano tanto. Al resto ci pensano le nostre montagne, e il loro silenzio».

www.babyalpaca.it