Storie del territorio | 17 agosto 2020, 11:04

Tocatì, sostenibile tutto (e per davvero)

Accessibilità, inclusività, integrità, eredità e trasparenza. Sono questi i cinque punti chiave attorno ai quali gravita l’universo del Tocatì, il Festival Internazionale dei Giochi in strada, giunto quest’anno alla sua 18° edizione. Il festival, che si terrà dal 17 al 20 settembre 2020, si conferma infatti l’unico evento veronese certificato “sostenibile” secondo la norma ISO 20121 da ormai sei anni. E non stiamo parlando di una sostenibilità meramente ambientale, ma anche (e soprattutto) sociale ed economica.

A certificare, per ogni edizione, l’applicazione e il rispetto della norma ISO durante il Tocatì è la “British Standards Institution”. Ma dietro c’è molto di più: il lavoro costante e meticoloso di centinaia di volontari, che ogni anno rendono il Festival dei Giochi in Strada uno degli eventi più seguiti di Verona.

Tra questi spicca l’azienda di consulenza strategica LOCOM che, nella persona del dott. Lorenzo Orlandi, si occupa di formare il personale di AGA, raccogliere dati ed evidenze per il conseguimento della certificazione e aggiornare il manuale di gestione.

La certificazione, spiegata

«La norma ISO 20121 certifica il sistema di gestione sostenibile degli eventi. Vuol dire essere verificati da un ente terzo, che verifica che vengano rispettati sia i principi che gli obiettivi dello sviluppo sostenibile. – ci ha spiegato Orlandi – Dall’anno scorso abbiamo inoltre inserito anche quelli dell’agenda ONU 2030, che sono internazionali. Abbiamo selezionato gli obiettivi sui quali potevamo dare un contributo e ne abbiamo individuati sei».

Dei 17 obiettivi per la promozione dello sviluppo sostenibile segnalati dalle Nazioni Unite, infatti, Tocatì, si è impegnato per il raggiungimento di sei di questi: stile di vita sano, momenti formativi, disponibilità di acqua e servizi igienici gratuiti, recupero e sviluppo di insediamenti urbani inclusivi, proposta di buone pratiche sul consumo e sulla produzione responsabile e, infine, coinvolgimento dei partner per la diffusione della cultura sostenibile sul territorio.

«È l’unico evento certificato a Verona e la sostenibilità è una cosa che viene effettivamente fatta e permette la riduzione degli impatti sia economici, che sociali e ambientali. È una certificazione che guarda tutti e tre gli aspetti. Bisogna dare poi visibilità a quali sono i benefici di questa certificazione: non basta dare alle persone un bicchierino di carta per certificare che l’evento è sostenibile. Ci sono tanti elementi da considerare: serve a educare, ad analizzare molti più aspetti, capire che la sostenibilità non è solo una moda».

Play Smart, la sostenibilità invade Piazza Bra

A trasmettere questi stessi princìpi, come ogni anno, è poi l’area Play Smart, dove i partner della sostenibilità contribuiscono a creare un momento di “engagement” per il pubblico presente, che può così comprendere e imparare le buone pratiche per un comportamento sostenibile a 360 gradi.

E per quanto riguarda il particolare periodo di incertezza, con la pandemia da Coronavirus, Orlandi è ottimista: «Questa situazione potrebbe responsabilizzare di più il pubblico sul comportamento durante gli eventi. In ogni caso i vincoli principali saranno imposti dalla sicurezza, ma responsabilità e sostenibilità spesso vanno pari passo».