Storie del territorio | 06 novembre 2014, 17:00

Un caffè eritreo nel cuore di Verona

VERONA - Come si beve il caffè in Eritrea ed Etiopia? Perché quella del caffè è una tradizione così importante da essere considerato, nel Paese africano, un vero e proprio rito, chiamato “bunna”? Per trovare risposta a queste e tante altre curiosità su Eritrea ed Etiopia, la nascente associazione SINIT – DONNE ERITREE IN COOPERAZIONE, organizza a Verona “L’Ora del Caffè Interculturale”, un incontro a cadenza mensile all’interno di locali e spazi di associazioni attente al multiculturalismo, per incontrare le donne eritree, chiacchierare con loro, scoprire la cultura, l’artigianato e la tradizione del loro Paese, al di là del terribile scenario di dittatura che lo rende così tristemente famoso agli occhi del resto del mondo.

Venerdì 31 ottobre, presso Casa di Ramìa, si è tenuto il primo di questo ciclo di incontri. Seduti su tappeti e cuscini, gli ospiti hanno potuto assistere al “bunna”, il rito del caffè, assaggiare i dolci che lo accompagnano, ascoltare le storie di queste giovani donne, lontane dalle loro famiglie, in fuga da una dittatura che obbliga i suoi ragazzi e le sue ragazze a un servizio militare senza fine e a un futuro senza prospettive.

Organizzatrice dell’incontro è Eden T. Getachew, mediatrice culturale di origine eritrea-etiope, in Italia da 8 anni, dopo essere fuggita dal suo Paese. «Dell’Eritrea si sa poco, se non che si tratta di una ex colonia italiana, e quel poco che si conosce è spesso molto impreciso. Abbiamo una cultura antichissima, una scrittura millenaria e una grande ricchezza culturale e spirituale. Per questo, abbiamo pensato di organizzare delle semplici serate di incontro in cui, invece di ascoltare la “solita” conferenza, è possibile sedersi assieme e chiacchierare davanti a un caffè, favorendo una conoscenza diretta tra le persone e stimolando la curiosità su di noi e sulle nostre storie, senza parlare necessariamente di guerra o di emergenze umanitarie. SINIT – prosegue Eden – significa “armonia, pace, cooperazione”, caratteristiche che si prestano molto al modo di vivere femminile. Ed è questo modo di vivere che noi ragazze eritree di SINIT vogliamo diffondere». L’incontro, si sa, non avviene mai da un lato solo: c’è la reciprocità della conoscenza. E per le ragazze eritree di SINIT - conclude Eden – «questo incontro con la società veronese è importante per aiutarle nella conoscenza del Paese in cui vivono, per allontanare in maniera reciproca gli stereotipi che inevitabilmente si sviluppano quando non c’è un vero “incontro” con l’altro. Questi momenti di conoscenza sono “piccoli”, ma estremamente preziosi per queste donne».

Le serate proseguiranno nei prossimi mesi con incontri a cadenza mensile.

Ogni ultimo venerdì del mese ci sarà questo appuntamento dalle 18:00 a Casa di Ramìa, e che sono in progettazione incontri in centri culturali e circoli Arci di Verona.

Per informazioni su date e luoghi: 3461353857 oppure <a href="https://www.facebook.com/sinitcooperazioneritrea">Facebook/SinitCooperazioneEritrea</a>

Francesca Mauli