Storie del territorio | 21 settembre 2017, 13:54

Un girone dantesco alla stazione

Un girone dantesco alla stazione

L’aggressione con una pistola ad aria compressa martedì. Lunedì una rissa condita da cocci di vetri. Quasi ogni mattina Don Carlo Vinco, parroco della chiesa di Porta Nuova, trova sangue per terra, memoria dei tormenti notturni.

Lunedì un uomo ha cercato di ferire il rivale con dei cocci di vetro, martedì la follia del ventitreenne che con una pistola ad aria compressa potenziata ha lasciato tutti attoniti. Episodi sporadici o cronaca quotidiana del degrado in Stazione Porta Nuova? Terra di nessuno e persino Far west: queste le definizioni pesanti che avvolgono il piazzale. Tutti hanno ancora negli occhi le immagini impazzite degli ultimi giorni dove, tra calci e pugni, è spuntata persino una pistola, quella di un 23enne srilankese che ha tentato di rapinare un giovane alla fermata del bus. "Una situazione intollerabile" l’ha definita il sindaco Sboarina sui quotidiani locali, spingendo per rafforzare le forze di sicurezza nella zona. Testimone, suo malgrado, della situazione è la chiesa del Tempio Votivo, che troneggia sul piazzale ristrutturato da poco. Lì vicino, ogni notte, si ripete la stessa stanca storia: spinelli, alcol e risse scoppiate per scemenze. I controlli ci sono, e le forze dell’ordine intervengono prontamente ma la situazione quotidiana rimane ipotecata alla microcriminalità.

 

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