Nella città scaligera sono molti i casi di successo di start up innovative che si sono affermate negli ultimi tre anni. Un settore, in particolare, emerge sugli altri: quello della ricerca robotica e chimica applicate al settore medico
Numeri in crescita quelli che riguardano le cosiddette start up innovative. A metà del 2016 le iniziative imprenditoriali in Italia che hanno per oggetto lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico erano 5.942, circa il 40% in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Sempre a metà del 2016, le province italiane con più di 100 start up risultavano essere 13, tra queste Verona che sembra essersi specializzata nella ricerca chimica e robotica applicate all’ambito medico. Alcuni dei casi di maggiore successo sono stati presentati nei giorni scorsi presso la sede di Cattolica per i Giovani su iniziativa di To Be Verona.
Non solo robotica ma anche nutraceutica con la produzione di alghe effetti positivi per la salute, la prevenzione e il trattamento delle malattie con la spirulina.
Tra le esperienze più consolidate quella di Diamante, start-up nata nei laboratori dell’Ateneo scaligero per la cura della sindrome di Sjögren, premiata dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
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