Storie del territorio | 29 aprile 2009, 17:00

VERONA: RESPINTA MOZIONE PD “PASSANTE NORD-TRAFORO”

Il Consiglio comunale di Verona riunito in seduta straordinaria su richiesta dei consiglieri del PD ha respinto con 29 voti contrari, 13 favorevoli e 1 astenuto la mozione sul passante nord delle Torricelle (prima firmataria il capogruppo PD Stefania Sartori).

“Stiamo discutendo dell’opera più rilevante per la nostra città –ha detto il capogruppo PDStefania Sartori- di cui si discute da 30 anni ed è straordinariamente assente l’intera giunta e il sindaco. Mi lascia perplessa lo straordinario impegno per risolvere un problema relativo ai quartieri a nord, ma che serve in maniera importante le industrie della Valpantena e tutti gli autocarri a servizio di quelle industrie: perché allora è solo l’Amministrazione comunale di Verona ad avere a cuore il traforo? E quale sarà il vantaggio per i cittadini di Verona che per andare da Borgo Venezia all’ospedale di Borgo Trento dovranno pagare il pedaggio, senza poi trovare parcheggi? E come si sosterranno i costi dell’intervento, per il quale le imprese hanno proposto ingenti opere di compensazione? Si commentano da sé queste opere che vengono ad alterare l’equilibrio del territorio al di fuori di qualsiasi programmazione urbanistica. L’inquinamento che grava sulla nostra città è prodotto dalle autostrade e dalle tangenziali: e allora perché fare un’altra nuova autostrada dentro la città? Fino ad oggi risposte credibili da parte dell’Amministrazione non ne ho sentite”.

Per l’assessore alle Infrastrutture Enrico Corsi: “è un’opera indispensabile per Verona, di cui si parla da 30 anni. Ogni giorno 22 mila autovetture transitano da Veronetta a Borgo Trento, con un incremento del 9 per cento dal 2001 ad oggi e un trend in crescita. Realizzare il traforo darà beneficio a molte altre zone della città, non solo a Veronetta. L’interesse dell’Amministrazione è completare l’anello circonvallatorio intorno alla città, non certo favorire le aziende della Valpantena, lavorando contemporaneamente anche ad altri progetti prioritari come i parcheggi e il sistema di trasporto pubblico di massa. Costi: è evidente che per sostenere l’opera ci sarà un pedaggio, che sarà inferiore al costo che sostiene oggi un cittadino che per pochi chilometri ci mette 40 minuti. Stiamo lavorando perché le Autostrade partecipino alla realizzazione dell’infrastruttura, nell’interesse della città. Compensazioni: è vero che le proposte prevedono opere di compensazione, ma l’Amministrazione ha iniziato la fase di confronto per migliorare il progetto e limitare le compensazioni al solo servizio dell’infrastruttura. Inquinamento: sarà minore di oggi, grazie anche al sistema di filtraggio dei fumi previsto in galleria. Impatto sul territorio: sarà minimo perché il tracciato è tutto interrato; inoltre sono previste opere di mitigazione ambientale. Cantierizzazione: faremo un piano per limitare al massimo i disagi ai quartieri”.

Patrizia Bravo (Verona civica) “in attesa della tramvia, l’Amministrazione cominci ad individuare linee forti di trasporto, vista la cattiva gestione di Atv. Verona è eccessivamente caricata di oneri urbanistici, che aggravano l’inquinamento della città. Siamo totalmente contrari a qualsiasi ipotesi di traforo, perché riteniamo che non porti vantaggi ai cittadini; meglio che l’Amministrazione si impegni su altre priorità”.

Roberto Uboldi (PD) “i danni di questa Amministrazione li vedremo fra qualche anno, per la totale assenza di pianificazione. Nella nostra regione è stata realizzata in project financing solo la galleria tra Schio e Valdagno: il progetto è fallito e di tutti i costi hanno dovuto farsi carico le amministrazioni locali, pur mantenendo il pedaggio di 2 euro a passaggio”.

Ciro Maschio (AN) “è importante il confronto e l’approfondimento sulle opportunità che quest’opera può portare alla città. Ricordo che la precedente Amministrazione fece passare in giunta a pochi mesi dalle elezioni uno studio di fattibilità, tra l’altro con la stessa ditta contro cui oggi ci si scaglia. Abbiamo chiesto che le compensazioni siano legate a quanto strettamente necessario all’infrastruttura e una serie di altre opere di mitigazioni ambientali, che saranno oggetto di approfondimento e di confronto”.

Alberto Zelger (lista Tosi) “questa Amministrazione ha risolto in un anno il degrado delle ex Cartiere e dell’hotel Lux. Ora stiamo pensando al pari di altre città a realizzare quest’opera pubblica di alto livello per completare l’anello circonvallatorio, disponibili al confronto con i cittadini: invito quindi ad evitare manifestazioni faziose e preconcette e a discutere concretamente sui problemi”.

Salvatore Papadia (FI) “l’opposizione indica alla giunta tre punti del progetto imprescindibili rispetto all’impatto ambientale, alle compensazioni e all’esclusione dei mezzi pesanti: se la premessa è che il traforo è opera fondamentale per la viabilità cittadina, possiamo anche arrivare ad un documento condiviso”.

Barbara Tosi (Lega nord) “è un’opera fondamentale, voluta dalla maggior parte dei cittadini e attesa da decenni, che questa Amministrazione ha sbloccato. Sicuramente può essere migliorata e sono già in corso gli incontri in tal senso. E’ un’opera che oltretutto darà anche impulso all’economia locale in questo periodo di recessione”.

Paolo Zanotto (PD) “sulla natura del tunnel questa Amministrazione non ha mai deciso ed è palese che voglia che vi passino anche i mezzi pesanti. Chiedo quindi se l’esclusione del traffico pesante sia o no nell’interesse della città di Verona: a mio avviso sì, perché solo escludendolo si darà risposta alla congestione del traffico di Veronetta”.

Successivamente il Consiglio ha approvato all’unanimità la mozione relativa alla salvaguardia dell’occupazione dell’Officina Grandi Riparazioni di Porta Vescovo. La mozione, presentata dal presidente del Consiglio comunale Pieralfonso Fratta Pasini e sottoscritta da tutti i capigruppo consiliari, impegna l’Amministrazione comunale a promuovere i contatti con la dirigenza di Trenitalia per assicurare continuità e sviluppo dell’attività svolta dall’Officina e “a salvaguardare, attraverso precise scelte di governo, gli equilibri urbanistici consolidati nel corso degli anni, per favorire un flusso di investimenti funzionali al mantenimento della vocazione industriale dell’area”.

Il documento invita inoltre la Regione Veneto, nella persona dell’assessore ai Trasporti Renato Chisso e i parlamentari veronesi ad attivarsi per promuovere ogni iniziativa utile ad assicurare la continuità operativa dell’impianto veronese.

Comune di Verona